All'anagrafe c'è già la coda e si parla di oltre 2000 richieste in un anno per il doppio cognome. In alcuni paesi il figlio acquista il cognome di entrambi i genitori; in altri, invece, c'è libertà di scelta. Mentre l'Italia, da questo punto di vista, si distingue parecchio: il neonato prende di diritto solo il cognome del padre.

Per trasmettergli anche quello della madre, occorre inoltrare un'esplicita richiesta e attendere l'esito. In passato l'iter era lungo e complesso. Da luglio dell'anno scorso le cose sono cambiate, il nuovo regolamento prevede un sistema più veloce e quindi di una riduzione dei tempi per la risposta.

Ora se ne occupa la prefettura. La domanda va inoltrata alla Prefettura del luogo di residenza oppure a quella del luogo di nascita dell'interessato. La domanda può essere consegnata di persona o addirittura spedita.

Gli indirizzi delle prefetture si possono tranquillamente trovare sul sito del ministero dell'Interno, servono anche alcuni documenti ( residenza-stato di famiglia-documento di identità di entrambi i genitori).

Dopo aver esaminato la pratica e considerata "meritevole", il richiedente sarà autorizzato con un decreto del Prefetto a far affiggere per 30 giorni consecutivi all'Albo pretorio del Comune di nascita e del Comune di residenza un avviso contenente in sintesi la domanda (in pratica come le pubblicazioni di matrimonio).

In Prefettura poi si porterà la copia dell'avviso affisso con la relazione che attesti l'eseguita affissione e la sua durata. Il Prefetto, accertata la regolarità, provvederà ad emanare il decreto di autorizzazione al cambio del cognome.

Entro 6 mesi dall'annotazione, l'interessato poi dovrà provvedere a richiedere all'Agenzia delle entrate la modifica del suo codice fiscale.