Lo scopritore, un giapponese di nome Kikachiro Aratake, deve essere rimasto a bocca aperta quando per la prima volta ha visto l'enorme struttura di pietra adagiata sul fondale marino. Era il 1985 e l'uomo, sub di Yonaguni, era impegnato in un'immersione a circa 150 metri al largo dell'omonima isola. Del momento sensazionale della scoperta, Aratake ha rilasciato la seguente descrizione: "Nuotavo spinto dalla corrente quando improvvisamente mi si parò davanti una ripida parete di pietra. Dovetti aggrapparmi con le mani alla roccia per costeggiare la struttura e non essere spinto lontano".

Il suo racconto parla di uno spettacolo mozzafiato: la facciata era percorsa da scalinate che conducevano a vari terrazzamenti. Lo scopritore ha percepito anche la perfezione della struttura e il suo perfetto stato di conservazione, tanto da dire: "mi aspettavo da un momento all'altro di vedere qualcuno uscirne".

Se le ricerche dimostreranno che si tratta esattamente di una piramide, potremmo trovarci di fronte alla più antica costruzione ad opera dell'uomo, più antica delle grandi piramidi egiziane e mesopotamiche. A quel punto, bisognerebbe rivedere la possibilità dell'esistenza di un leggendario continente, chiamato Mu, che secondo i racconti popolari sarebbe sprofondato negli abissi dell'Oceano Pacifico.

Le ricerche di una possibile esistenza del continente erano partite già nel 1868, quando un colonnello di nome Jason Churchward disse di possedere delle tavole d'argilla che riportavano una scritta misteriosa. Dopo la sorprendente scoperta della struttura, qualcuno iniziò a mettere in dubbio che si trattasse effettivamente di una piramide, propendendo per una formazione naturale.

La struttura sommersa di Yonaguni è una piramide o uno scherzo della natura? Per il momento sappiamo che è composta da un unico blocco roccioso largo 150 mt, lungo 200 mt e alto circa 20 metri. Quello che ancora non si conosce con precisione è l'età della struttura, anche se l'ipotesi più credibile sostiene che risalga all'ultima glaciazione, quando il livello del mare ha ricoperto il tratto di terra di fronte all'isola.

Nonostante il sito archeologico sia sottoposto a continue analisi e accertamenti, per il momento la natura di questa misteriosa struttura resta ancora da scoprire.