Nell’Italia delle assurdità pensavamodi aver sentito di tutto, ma quello che è accaduto a Gela, in provincia di Caltanissetta,nella serata di sabato scorso ha lasciato di stucco anche il più forte epreparato ai paradossi della società moderna: un cavallo ospitato in un appartamento.
La segnalazione che è arrivataalle Forze dell’Ordine è di quelle più sconvolgenti: “aiutatemi la casa stacrollando”. Immediatamente si attivano per l’intervento, preparandosi agliscenari più catastrofici, si prepara tutta la strumentazione per i soccorsisotto le macerie e, si parte con il cuore in gola.
Mentre sfrecciano a sirenespiegate verso l’appartamento che si trova alla periferia della città, isoccorritori sanno che possono trovarsi davanti gli scenari più disparati, maniente delle esperienze passate può prepararli a quello che si troveranno davanti.
Arrivati sul posto edeffettuati i primi controlli effettivamente nell’appartamento, sito in uncondominio, i rumori erano preoccupanti, ma non erano i classici scricchioliisembrava invece che qualcosa o qualcuno sbattesse con insistenza sul pavimentodei piani di sopra.
Le solerti forze dell’ordinecontinuando la loro perlustrazione arrivano davanti la porta dell’appartamentodel terzo piano, il fetore che si percepisce sul pianerottolo mette in allarmela squadra, si incomincia a pensare ad uno scenario diverso, forse all’internoc’è qualcuno, magari vittima di un sequestro a scopo di rapina che sta cercandodisperatamente di attirare l’attenzione dei vicini, ma questo non giustifica iltanfo che si percepisce all’ingresso, sorge il dubbio che possa esserci dell’altro.
Non appena il proprietariodell’appartamento apre, dietro la copia della colonna dorica che fa bellamostra di sé in salotto, agli occhi dei soccorritori appare un cavallo, che conil muso imbavagliato per evitare che potesse emettere nitriti, tali da potereallertare i vicini era libero di “scorazzare” dentro l’appartamento.
Passati i primi momenti diincredulità e ilarità, prontamente vengono allertate sia i servizi sociali sia iservizi di igiene mentale che i vigili urbani.
La storia ha dell’incredibile,il proprietario del cavallo che è anche il proprietario dell’appartamento,vistosi sequestrare le stalle dove custodiva l’animale e non avendo altro postodove ripararlo, ha pensato bene di ricoverarlo nel proprio appartamento.
Quello che più stupisce ditutta la storia è il fatto che i vicini non si siano resi conto di niente e chenon abbiano visto o sentito salire il cavallo per le scale.