Molti di staranno chiedendo cosa sia il cricket, domanda più che ovvia poiché nella nostra nazione non esiste nessuna tradizione sportiva per lo sport in questione. Il cricket è uno sport di squadra praticato con mazza, palla e guantone (del wicket keeper-ricevitore) giocato fra due gruppi di undici giocatori ciascuno ed è il secondo gioco più seguito del mondo. È Nato in Inghilterra, almeno nella sua forma moderna, ed è praticato, oltre che nel paese in cui è nato, principalmente nei paesi del Commonwealth: Bangladesh, India, Sri Lanka, Pakistan, Galles, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Zimbabwe e nei Caraibi anglofoni (Indie Occidentali Britanniche).
Ad importarlo nella nostra città sono stati gli extracomunitari che giornalmente sbarcano sulle nostre coste, infatti l'incontro tra culture diverse porta pure a questo. Questi ragazzi arrivati nell'isola con tante aspettative si ritrovano invece ad essere parcheggiati in centri di prima accoglienza molto spesso ubicati in zone isolate, come succede al Villaggio Mosè, e con il problema di impegnare le ore della giornata.
Nel nostro immaginario a venire in Italia sono solo gli africani, niente di più sbagliato, tra i disperati che si imbarcano sulle carrette del mare ci sono anche pakistani, bangladesi e indiani, dove lo sport nazionale è il cricket. Ovvio che per far trascorrere le giornate non giochino a calcio o pallavolo come fanno gli europei, ma che si dedichino al cricket.
In un primo momento un gruppo di ospiti in una struttura di Viale Cannatello ha iniziato a giocare dinanzi alla struttura, in uno spazio ristretto e con il rischio che la palla, che pesa più di un kilo e mezzo per una circonferenza di circa 23 cm, colpisse le macchine in transito. Adesso hanno scoperto, oppure è stato indicato dai residenti per non avere problemi , che al Villaggio Mosè esiste uno stadio di calcio abbandonato e si sono trasferiti a giocare lì, portandosi dietro anche i connazionali che fanno da pubblico. Per cui la sera al crepuscolo, non meravigliatevi più di tanto, se percorrendo il viale Cannatello incontrate gruppi di extracomunitari con una a mazza da cricket in mano, scena che ricorda tanto quella che fino a qualche anno fa era consueta in qualunque parte della città, con ragazzi che ritornavano a casa con un pallone da calcio tra le mani dopo aver trascorso un pomeriggio a rincorrerlo.
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