Quando "la coppia scoppia"? Ce lo rivela l’Istat che ha reso noti i dati relativi alla durata dei matrimoni inItalia.

Scopriamo così che la crisi deisette anni ora si è spostata intorno ai quindici. Tanti sono infatti gli anni di durata media di un'unione stabile nella nostra penisola.

Su mille matrimoni il 30% va infrantumi e se da una parte diminuiscono quelli religiosi, dall'altra aumentanodivorzi e separazioni: le liti fra ex coniugi fanno lievitare i borsini e leparcelle degli avvocati matrimonialisti.

Un dato particolarmentesignificante, poi, è quello relativo alle coppie miste, vale a dire quellecomposte da italiani e stranieri.

Vanno in frantumi più velocemente di quellecomposte da connazionali. Il motivo? Qualcuno potrebbe ritenere ancora validoil vecchio detto “moglie e buoi dei paesi tuoi”, qualcun altro si richiama alledifferenze culturali e religiose ma la verità è che in Italia parlare di unionifamiliari stabili è realmente difficile.

Passiamo allora ai dati. Le separazioniaccertate nel periodo preso in esame sono state ben 88.797 mentre i divorziregistrati assommano a 53.806. L’Istat attribuisce uno 0,7% in più per le separazioni e uno 0,7%in meno per divorzi rispetto al segmento preso in esame nella precedenterilevazione.

Ritornando ai matrimoni “misti”si è appurato che ben sette su 10 si spezzano quando l’unione è composta damarito italiano e moglie straniera.

Alle 7536 richieste di separazionecorrispondono poi 4213 casi di divorzi ottenuti.

Un altro raffronto lo si applicain considerazione delle aree geografiche. E allora abbiamo che il Sud siriconferma meno divorzista del Nord: si registra un minimo di 232,2 per 1000matrimoni a fronte del valore top di 378,6 separazioni per 1000 matrimoni nelNord Ovest.

Tuttavia gli incrementi piùconsistenti appaiono in regioni come la Campania con il 70,1 arrivato a 221,5 ela Sicilia che balza dal 78 a239,7.

L’indagine Istat si addentraanche nelle medie di età dei protagonisti delle disavventure matrimoniali: chisi separa generalmente ha una media di 46 anni per gli uomini e di 43 per ledonne.

I divorziati sono leggermente più anziani: 47 per i mariti, 44 per lemogli.

La considerazione finale arrivaper le mamme italiane che si sposano sempre più ad età non proprio giovanili: atutti gli effetti detengono lo scettro di più vecchie d’Europa. La percentualedi mamme over 35 balza dal 23,9 al 34,7 per cento. Dati poco incoraggianti per unpaese come l’Italia a crescita zero.