E’ accaduto in Germania. Otto anni fa i medici di un centro per la fecondazione assistita di Jena leimpiantarono l’ovulo sbagliato. Lacoppia di genitori, ignara dei fatti, si è accorta solo di recente di quell’errore.Bianca, madre del bambino, già da tempo sospettava che qualcosa fosse andatostorto.
Entrambi i genitori hanno i capelli scuri, mentre il figlio,nato nel 2006, è di capelli rossi e di carnagione molto chiara. Il sospetto èstato confermato solo di recente, quando il padre del bambino, ormai separatosidalla moglie, chiede il test biologicoper decretarne la paternità.
Viene quindi alla luce che l’embrione (cioè l’ovulo fecondato) apparteneva ad un’altra coppia.
La cosa che rende la faccenda ancora più paradossale, e latinge di giallo, è che Bianca, la madre del bambino, una volta appurata lanotizia dell’errore dell’embrione,aveva accettato un risarcimento di 20 mila euro ed un vitalizio per ilsostentamento del figlio. Ora che la donna, dopo mesi di sensi di colpa, hadeciso di rendere pubblica la notizia, i legali della clinica la denunciano pernon aver rispettato il contratto che la obbligava al silenzio.
L’intrigo dell’embrionefinisce davanti al tribunale. Ma non sono i medici a finire sotto processo,bensì la madre che ha violato il patto segreto.
Martedì la clinica dovrebbescavalcare i suoi legali ed uscire finalmente allo scoperto per dichiararsidefinitivamente parte lesa o cercare di chiudere un occhio su una vicenda che hainnanzitutto come vittima principale un bambino che si ritrova, ad 8 anni,senza un’identità ben precisa. Molto probabilmente questi luminari andrannofino in fondo e sarà il giudice a decidere le sorti di questo evento senzaprecedenti.