Tutti ricordano i vincitori dei campionati del mondo di calcio, ciclismo, formula uno ed altri sport.

Pochi sanno che quest'anno ricorre l'ottantesimo anniversario della conquista del prestigioso Nastro Azzurro da parte di un transatlantico italiano: il Rex.

Che cos'è il Nastro Azzurro? È l'ambito premio che viene assegnato alla nave passeggeri che conquista il record di velocità media nell'attraversare l'Oceano Atlantico in regolare servizio e senza scali di rifornimento.

L'unica nave italiana che sia riuscita nell'impresa è il Rex che nell'agosto del 1933 batté il precedente record di 27,91 nodi appartenente all'imbarcazione tedesca Europa.



Ecco la storia della nostra splendida nave.

Il transatlantico Rex fu costruito nei Cantieri Navali Ansaldo di Genova per conto della Società Navigazione Generale Italiana: varato il 1° agosto 1931 (madrina la regina Elena), era una nave lunga 268 metri, alta 37, larga 29,5; stazzava oltre 51.000 tonnellate, un equipaggio di 870 uomini, capacità di trasportare 2032 passeggeri: 378 in prima classe, 378 nella classe speciale, 866 nella terza classe e 410 nella classe turistica.

La più lussuosa era indubbiamente la prima classe, dove c'era una grande camera da letto, un bagno, il soggiorno e un balcone.

I locali comuni erano: la sala da pranzo, la galleria, il cinema, il teatro, la libreria, i negozi, le piscine, il locale di fisoterapia e la palestra.

Il Rex fu il più grande transatlantico costruito in Italia fino al 1991. Il viaggio inaugurale, Genova-New York, iniziò il 27 settembre 1932 con 1872 passeggeri a bordo ed ebbe un'accoglienza trionfale al suo arrivo in America.

L'impresa record cominciò il 10 agosto 1933 alle ore 11.30 quando il favoloso Rex salpò dal porto di Genova al comando del Capitano spezzino Francesco Tarabotto.

Percorse le 3181 miglia che dividono Gibilterra dal faro di Ambrose in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti alla media record di 28,51 nodi. Il Nastro Azzurro del Rex era una bandiera lunga 29 metri, un metro per ogni nodo.

Il record resistette per quasi due anni quando nel giugno del 1935 fu battuto dal transatlantico francese Normandie (30,31 nodi) che stazzava 79.280 tonnellate, durante il viaggio inaugurale.

Il Rex navigò facendosi onore per molti anni. Nel 1940 all'entrata in guerra dell'Italia, per preservarlo dagli attacchi alleati, fu ritirato dai viaggi transoceanici e trasferito prima a Genova e dopo a Trieste. Dopo l'8 settembre 1943 fu requisito dai tedeschi.

L'8 settembre 1944 l'aviazione inglese lo individuò nelle vicinanze di Trieste e lo bombardò incendiandolo: bruciò per quattro giorni e quindi affondò. L'Italia aveva perso un "gioiello del mare"

Il grande regista cinematografico Federico Fellini omaggiò la nostra nave in una celebre scena del film capolavoro Amarcord.