Questa ricetta è una variante di altri possibili metodi perchè in Calabria quasi ogni paese ha la propria tradizione tramandata probabilmente dalle diverse dominazioni straniere. La ricetta dei turdilli di seguito descritta appartiene al mio retaggio familiare, ancorato alla provincia di Cosenza.

Procedimento: versare in una pentola 2 tazze di olio di oliva, 2 tazze di vino rosso , 1 tazza di acqua e un pizzicodi sale. Portare ad ebollizione.

Preparare la farina a cratere, avendo cura di riservarne una parte in un angolo della spianatoia per eventuali aggiunte.

Versare il liquido bollente sulla farina , aiutandosi con una spatola per mescolare l'impasto onde evitare di scottarsi le mani.

Appena il composto è raffreddato si continua con le mani fino ad ottenere una pasta omogenea e liscia.Dividere l'impasto in panetti e cominciare la lavorazione. Ogni panetto va lavorato e steso in cordoncino, così come si fa con gli gnocchi, avendo cura di tagliare i pezzetti un po' più grossi. Dopo averli preparati tutti si passano sul fondo di un cestino di vimini, usando l'indice e il medio, per ottenere una caratteristica scalanatura.

In una pentola alta versare l'olio per la frittura (si può usare olio di semi o di oliva): quando l'olio è bollente immergere uno alla volta i turdilli.

Appena diventano dorati vanno tolti e fatti asciugare su carta assorbente.

Successivamente in un pentolino fare sciogliere il miele, che può essere o di api o di fichi, e farci girare per qualche minuto i turdilli. Adagiarli su un piatto da portata e gustarli per tanti giorni nelle feste di Natale.

Si possono decorare con i diavoletti al cioccolato appena vengono sollevati dal miele e per chi lo preferisce si può sostituire il miele con il cioccolato fondente.

Buon Natale a tutti con i turdilli calabresi.