Oggi ricorre un anniversario molto importante, in particolare per la generazione cresciuta negli anni '80. Il Cubo di Rubik compie infatti 40 anni. Una data che anche il motore di ricerca più noto al mondo, Google, ha voluto celebrare tramite un apposito doodle, che permette di cimentarsi con un cubo di Rubik virtuale.

Per i pochi che non lo sapessero, e non si fossero mai cimentati nell'arduo rompicapo, uno dei più celebri di tutti i tempi, il cubo di Rubik è un insieme di 26 cubetti più piccoli, colorati in sei tinte differenti, ognuno semovente, il cui scopo è quello di ordinare su uno stesso lato tutte le facce dello stesso colore.

Una cosa assolutamente pazzesca, dato che le combinazioni possibili sono 43x1018.

Come riporta la rivista Wired nella sua edizione on line, tuttavia c'è chi per risolvere il cubo ci mette appena poco più di 5 secondi. Come Feliks Zemdegs, che ha stravinto il Melbourne Winter Open nel 2011. Agli estremi opposti invece, colui che ha impiegato più tempo, anni, decenni, 26 anni a volere essere puntigliosi, per venire a capo della soluzione. Graham Parker, un architetto di 40 anni, balzato agli onori delle cronache nel 2009, quando finalmente riuscì a finire il cubo. Lui almeno ce l'ha fatta, ad ogni modo.

Erno Rubik, inventore dell'omonimo cubo, nacque nel luglio del 1944 a Budapest. Rubik, che insegnava all'Accademia delle Arti della capitale ungherese, creò il suo rompicapo come strumento didattico, per aiutare i suoi studenti a familiarizzare visivamente con il concetto di tridimensionalità.

Come testimoniò lo stesso Rubik, la vera storia del cubo iniziò però quando, provando a mischiare le facce di diverso colore tra loro, si rese conto di quanto fosse difficile, per non dire impossibile, provare a tornare indietro. Fu negli anni '80, dopo che il cubo fu brevettato e lanciato sul mercato nel 1977, che il geniale prodotto ebbe il maggior successo commerciale, ma anche culturale, vendendo tra il 1980 e il 1983 circa 100 milioni di esemplari. Quale migliore occasione di oggi, per tutti quanti, per cimentarsi nuovamente con l'immortale cubo colorato?