Ieri si è conclusa la settimana della moda di Parigi. Dopo le sfilate di New York, Londra e Milano, come ogni anno è toccato alla capitale francese concludere i défilé con le proposte femminili per la Primavera/Estate 2016. Grazie ai live streaming offerti dai vari brand, disponibili gratuitamente sui relativi siti internet, milioni di fashion addicted hanno potuto seguire in diretta le sfilate di Moda. Le prossime stagioni calde portano un bel po' di novità e voglia di sperimentalismo. Finalmente è tornata la voglia di osare non soltanto a livello di make-up: giocare, sovrapporre abiti e sfoggiare nuovi tipi di tessuti ultra-moderni dal sapore futuristico.
Le sorprese non sono mancate.
Le sfilate
Come ogni anno, sono moltissime le proposte che vengono presentate alla Paris Fashion Week. Sebbene negli ultimi tempi a Parigi, come anche nelle altre capitali europee, la parola "osare" non sia stata davvero celebrata, quest'anno le cose cambiano finalmente. Rick Owens è il designer che ha fatto più parlare di sé durante questi sei giorni: ha fatto sfilare le modelle imbracate una addosso all'altra, come fossero degli zaini. Oltre a presentare la nuova collezione, Owens (come è solito fare) ha realizzato una vera e propria performance artistica. E la critica si è subito divisa, alimentando un ampio dibattito.
Aria di futurismo, invece, dalla maison Louis Vuitton.
Nicolas Guesquière ha infatti dimostrato di sapere sperimentare con tessuti innovativi e dalle fogge cromatiche tra le più disparate. Abiti con applicazioni cangianti tridimensionali, giacche di pelle, zip argento e trench di pelle monogrammate hanno estasiato i presenti alla sfilata. Anche lo show è stato in linea col gusto intergalattico, forse prendendo (in parte) spunto da Raf Simons.
Proprio quest'ultimo ha confezionato per Dior una collezione classicissima e romantica, dove prevalgono il bianco, l'argento e il blu oltremare. Lo stesso dicasi per Chanel. Quest'anno Karl Lagerfeld ha presentato la sua collezione nella riproduzione di un terminal aeroportuale: un tripudio di borse, trolley e valige.
Miuccia Prada cambia direzione, invece, e presenta una collezione diversa, più aggressiva, abbandonando così i colori sorbetto a lei cari.
Miu Miu si tinge di viola, blu e propone pellicce (come stole), ballerine bassissime e stivali stringati con tacco grosso, Mary Jane le borse evergreen in pelle liscia, matelassé e pitonata. Anche John Galliano si afferma per la sua stravaganza. Per Maison Margiela ha proposto il "genderless", ovvero una collezione femminile indossata da modelli. Una sfilata vinilica, all'insegna della luce, dei tessuti a rete e di un nuovo tipo di praticità.