Misteri da svelare, enigmi oltre l’immaginario, avventure mozzafiato e tanto divertimento. Queste sono le parole d’ordine del nuovo fenomeno che sta iniziando a spopolare anche tra i giovani italiani e si avvia a diventare una delle principali tendenze dei prossimi anni. Per chi è stanco di approcciarsi alla realtà virtuale del piccolo schermo, o per chi vuole vivere un’avventura da protagonista nel mondo reale, l’esperienza giusta da provare si chiama Escape Room. Nato circa 10 anni fa da un’idea dal creativo giapponese Takao Kato, il real escape game ha attirato su di sé la curiosità di molti appassionati di giochi e nell’arco di questi ultimi anni si è diffuso con gran successo in molti paesi del globo.

Ma di cosa si tratta? Per scoprirlo, immergiamoci in questo mondo accompagnati dalla lunga esperienza di Enzo Amato, creatore e gestore di Labirinta, un escape room e sala ludica posizionata nel cuore di Castellammare di Stabia (NA) per gli amanti del brivido e delle storie poliziesche: «Per chi non conoscesse questo genere di attività d'intrattenimento, si tratta di un gioco di interpretazione dal vivo durante il quale sotto le spoglie di un alter ego ti muovi in uno scenario realizzato espressamente per farti vivere un'avventura memorabile». In pratica, i giocatori chiusi in una stanza devono ingegnarsi per risolvere enigmi, indovinelli e riuscire ad utilizzare qualsiasi elemento presente per trovare una via di fuga entro un limite di tempo stabilito dal master.

Ogni escape room ha una propria trama, una propria scenografia, un proprio tema: «La prima avventura che abbiamo realizzato all'interno di Labirinta – spiega Enzo – è il caso Flint Mordazzi. In questa storia un gruppo di amici o di persone che vivranno assieme questa esperienza, si caleranno nei panni di una squadra di agenti segreti per recuperare un microchip in grado di controllare le menti finito nelle mani di un losco detective.

L’obiettivo è di entrare nello studio di Flint Mordazzi e recuperare il chip rubato prima che ritorni, ma occorre fare attenzione, perché non c'è nessuna prova ufficiale contro l'esperto detective, quindi bisogna entrare, cercare, trovare ed uscire nel minor tempo possibile».

Gli appassionati della suspence non rimarranno certo delusi.

Il caso è intricato, l’attenzione ai particolari è fondamentale e tutto può accadere perché «Flint Mordazzi è sempre in agguato e trovarsi nel suo ufficio al suo ritorno potrebbe scatenare una tempesta mediatica che tutti vogliono evitare». Quindi, se a casa vostra la libreria è un mosaico giallo dedicato ad Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, se il vostro sogno è sempre stato quello di indossare i panni dei detective di X-files o CSI, oppure siete “segretissimi” ammiratori dell’intrigante James Bond o dello spassoso Austin Powers, non vi resta che rispolverare la vostra lente d’ingrandimento, radunare la quadra operativa e recarvi nello studio di Flint Mordazzi.

«I real escape games – secondo Enzo – rappresentano la nuova frontiera del divertimento immersivo e coinvolgente, immaginato per le persone dinamiche che amano la buona compagnia e non vogliono starsene sedute in poltrona».

Considerando che, in effetti, nell’era dei social network e del digital gaming diventa sempre più complicato riuscire a coinvolgere gruppi di persone in attività d'intrattenimento dal vivo, questa novità potrebbe essere l’occasione giusta per riscoprire quella socialità insita in un’esperienza collettiva realmente vissuta. Labirinta, per dare continuità a questa dimensione aggregativa, offre ai suoi partecipanti non solo l’escape room ma anche la possibilità di incontrarsi e cimentarsi in altre attività ludiche organizzate: giochi da tavolo in cui liberare tutte le proprie abilità strategiche e altri entusiasmanti role play in cui regnano la fantasia e la creatività. I romantici avventurosi, giovani e meno giovani, hanno finalmente trovato pane per i loro denti. Perciò, che si aprano le porte, che l’avventura abbia inizio.