Il Natale per noi oggi è il compleanno di Gesù ma pochi sanno che originariamente, coincidendo con il solstizio d'inverno, rappresentava il primo risveglio della vita della natura nel ciclo dell'anno. Non è stato quindi un caso, dato che non si conosce il vero momento in cui è avvenuta, aver fatto risalire la nascita del Redentore, annuncio di una nuova era per l'umanità, con questo momento astronomico. Le luci con le quali usiamo abbellire le strade e le nostre case, la tradizione del ceppo di Natale lasciato bruciare nel camino tutta la notte, sono un ricordo degli antichi falò che i pagani, in questo periodo dell'anno, accendevano sulla sommità delle montagne come rito propiziatorio, quasi un invito, al sole a prolungare la sua permanenza e ad aumentare così luce e calore sulla terra.
Quindi senza nulla togliere alle radici della festa ed al suo significato attuale; Si alle luminarie; Si agli alberi di natale; Si alle grandi tavole imbandite; Si allo scambio dei doni.
È importante a Natale, soprattutto se ci sono i bambini in casa, preparare belle tavole, con abbondanza di cibo e dolci, per chi può è importante invitare in queste feste parenti ed amici intimi. Raccomandazione speciale soprattutto alle mamme e ai padri separati, con figli piccoli, di non far pesare in nessun modo, almeno durante le feste, il fatto di non essere più insieme, ma anche per loro valgono le regole generali. Sembra infatti secondo quanto ampiamente illustrato nel libro: "Un Genitore Quasi Perfetto", dello psichiatra Bruno Bettelheim, che per un bambino il simbolismo legato all'abbondanza di cibo e lo spirito festaiolo, la convivialità, lo aiuteranno da grande a superare due delle principali angosce dell'uomo.
Deprivazione fisica e deprivazione affettiva, in parole semplici la paura della fame e della morte. Le feste sono quindi (sia a livello cosciente che per l'inconscio) una delle esperienze più rassicuranti che il bambino possa fare.
Anche Babbo Natale ha il suo ruolo
Non è infatti un invenzione del famoso marchio di bibita americano; ma, sempre secondo Bettelheim, le sue origini si possono far risalire alle antiche feste ebreo-giudaiche nelle quali si raccomandava di indossare vesti bianche e rosse; alzi la mano chi non ha indossato un paio di mutande rosse e nuove a Capodanno come simbolo di buon augurio.
Ma lo psichiatra pensa che sia un bene abituare il bambino a credere in qualcosa di astratto ché abituerà la sua mente a saper concepire l'idea astratta di bello, di giustizia, di onestà etc. aiutandolo cioè a sviluppare un senso critico e autonomo di giudizio. Anche i doni sono importanti, rievocano infatti, non solo il simbolismo dei Re Magi, ma rappresentano anche la sottolineatura di un momento magico (la festa in generale) come un rovesciamento di status all'interno della famiglia.
Il bambino centro della casa che riceve più doni, può rimpinzarsi di dolci, giocare con i grandi e pretendere ed ottenere maggiori attenzioni da loro. Consiglio per i separati: guardatevi o ri-guardatevi Kramer contro Kramer.