A chi non piace raccontare le proprie esperienze? l'ultimo film visto al cinema, la vacanza, oppure cercar di "trasmettere" un brano musicale. E sia il narratore sia chi ascolta si aspetta chissà quale piacere a stare in uno dei due ruoli. Presto però ci rendiamo conto che il "pubblico" è distratto, sbadiglia, insomma, si annoia. Daniel T. Gilbert e Gus Cooney, psicologi alla Harvard University, insieme a Thimoty Wilson della Virginia University, si sono chiesti perché, nella maggior parte dei casi, non riusciamo ad appassionare gli amici con i nostri racconti, ma anche perché ci capita la stessa cosa quando a raccontare sono gli altri.
Quattro esperimenti
Per questo motivo hanno ideato quattro esperimenti: nel primo esperimento venivano coinvolti gruppi di tre persone in cui due ascoltavano mentre la terza descriveva un video appena visto. In alcuni anche il gruppo di ascoltatori aveva visto il programma. Inoltre ai narratori è stato chiesto di fare una previsione di gradimento del racconto: sebbene i narratori avessero previsto di entusiasmare il loro pubblico, soprattutto di chi non aveva visto il video, la realtà ha dimostrato esattamente l'opposto, mentre a rimanere più soddisfatti sono stati coloro che sapevano di cosa si parlava. Il secondo esperimento consisteva nel chiedere anche al gruppo di ascolto di dare un giudizio della loro esperienza, e malgrado la previsione fosse positiva, anche in questo caso è stata ribaltata.
Quando un racconto ci appassiona?
A questo punto, il terzo e quarto esperimento dovevano risolvere un quesito, cioè cosa rende appassionanti le storie che raccontiamo: è più facile esporre un fatto che l'interlocutore già conosce, o quando chi ascolta, conoscendo già l'argomento, ha meno difficoltà nel comprenderlo e quindi partecipa maggiormente al racconto?
La seconda ipotesi è la più accreditata: infatti, quando nell'esperimento il gruppo di ascolto aveva visto il video, era in grado di completare il racconto riempendo i "vuoti" del narratore, rendendo così la narrazione molto accattivante.
Sicuramente i nostri amici non vedono l'ora di conoscere i luoghi che abbiamo visto o sapere com'è il libro che abbiamo letto, ma non sono molte le persone che riescono a ricreare a parole esperienze e sensazioni vissute.
Non è affatto semplice descrivere qualcosa o esporre la trama di un film: si tratta di raccontare una vera e propria storia, e non tutti siamo in grado. Spesso si tralasciano proprio quei particolari fondamentali, quelli che renderebbero il racconto meraviglioso e, a meno che non siate molto bravi, è difficile catturare l'attenzione sino alla fine.