L'associazione "Ostrega", in collaborazione con il Comune di Treviso ed il patrocinio di "Marca Occidentale", ha organizzato per oggi, all'interno del Parco della Poesia Andrea Zanzotto, il Festival dell'Ozio. In quest'area protetta, l'elemento predominante sarà il dolce far niente: niente impegni, testa vuota da ogni pensiero, solo riposo fisico e interiore. Il sindaco Matteo Guidolin ha dichiarato che non si potranno portare tablet, smartphone, e tutto ciò che è tecnologia. L'organizzatrice, nonché presidentessa dell'associazione, Linda Nardi, ha decantato l'ozio come un inno alla vita contemplativa.

Il programma della giornata del Festival

Ci si recherà a Treviso all'interno del Parco della Poesia intorno alle ore 8:30, portando con sé un libro e una coperta, per stendersi su un prato a leggere, senza dimenticare anche un panino per concedersi uno spuntino. Inoltre saranno presenti degli insegnanti di pilates e yoga e, chi lo vorrà, potrà praticare queste discipline ma senza fare troppa fatica: tutti coloro che si recheranno all'evento, dovranno essere sorridenti e con tanta voglia di far niente. Se qualcuno dovesse dimenticare il libro, potrà trovarne all'interno del giardino sparsi qua e là.

Il Parco è dedicato ad Andrea Zanzotto, poeta tra i più significativi della seconda metà del Novecento, nato nel 1921 a Pieve di Soligo e morto nel 2011 a Conegliano, laureato in letteratura italiana presso l'Università di Padova.

Coloro che si recheranno nel giardino, potranno perdersi nelle rime delle sue poesie, esposte in varie zone dell'oasi dell'ozio.

Cicerone: "Non mi sembra un uomo libero quello che non ozia di tanto in tanto"

L'ozio non va visto come un atteggiamento negativo o passivo, ma come un modo per stare con se stessi, per cercare di comprendersi meglio e di confrontarsi con il mondo in piena libertà.

Bisogna liberare la mente e, come diceva Robert Louis Stevenson: "Dobbiamo rivalutare il significato di ozio dandogli la connotazione positiva di ricerca del piacere all'interno del difficile mestiere di vivere".

L'ingresso al parco sarà vietato alle persone stressate. Inoltre, non bisogna dimenticare che il Festival si terrà di domenica e, come affermava Paul Lafargue: "Dio stesso ci dà un buon esempio di ozio: dopo aver lavorato per sei giorni, si riposa per l'eternità" .

Oggi, quindi, nella cittadina trevigiana ci si rilasserà oziandosi, e nessuno potrà far cambiare idea ai presenti, nemmeno offrendo del denaro.