moschino sorprende tutti gli anni con le sue capsule collection cartoon. Quest'anno il tema arriva direttamente dalla nostra infanzia, è My Little Pony, con cuori, stelle e arcobaleni e tanti pony colorati. Non solo la capsule collection è sorprendente ma l'intera collezione.

Sfilata Moschino S/S 2018

Una sfilata magica, come entrare in un altro mondo. La collezione che ha presentato in questa Milano Fashion Week è stata più sconvolgente che mai, Jeremy Scott è riuscito a trasformare un bouquet in abito. Le uscite sono state divise a gruppi per prima la capsule collection "My Little Pony", a seguire l'anima rock di Moschino e a finire il tripudio di fiori.

Fantastico come i fiori sembrano reali, i tessuti usati corrispondo alla giusta consistenza che in natura ha il fiore scelto di rappresentare. Hanno sfilato modelle che impersonavano tulipani rosa, farfalle e fiori ricchi di petali staccabili, ottimi per fare "m'ama, non m'ama". I colori principali sono stati il rosa, l'azzurro, il nero e il giallo.

Ad aprire la sfilata la modella del momento Kaia Gerber, a concludere la modella Gigi Hadid come se fosse un fiore tra i fiori di un bouquet.

Jeremy Scott

Moschino deve tutto a Jeremy Scott, grazie a lui il marchio è stato rilanciato. Lo stilista americano è il direttore artistico di Moschino dall’ottobre del 2013. Dopo la scomparsa del suo fondatore Franco Moschino nel 1994, la casa di Moda stava precipitando sempre di più.

Jeremy Scott ha reinventato il marchio, ha portato una ventata di novità, riuscendo così a rivolgersi ad un nuovo target di clienti. Con lui non ci sono schemi, non segue le tendenze ma anzi ne inventa di nuove. Racconta in un'intervista a Elle di essere cresciuto a Kansas City e di aver formato il suo immaginario guardando la tv, i cartoni, i telefilm e le pubblicità.

Vivendo in un posto remoto, dove c'era un'unica strada che si perdeva all'orizzonte, così ha detto, la tv gli permetteva di evadere e vedere le realtà che lo circondavano. Fino a che un giorno decide di partire, destinazione la Grande Mela, con precisione al Pratt Institute di Brooklyn, dove si laurea.

Riepilogando le sfilate di Moschino firmate Jeremy Scott

Jeremy Scott ha iniziato il cambiamento portando nella maison simboli della cultura consumistica, esempi:

  • Autunno/Inverno 2014-2015 Mc Donald's e SpongeBob
  • Autunno/Inverno 2015-2016 Looney Tunes, orsacchiotto
  • Primavera/Estate 2015 Barbie
  • Primavera/Estate 2016 Insegne, segnali stradali e superchicche
  • Primavera/Estate 2017 abiti in 2D dei figurini taglia e incolla.