I cieli dell'Iraq si sono misteriosamente colorati di rosso ruggine intenso, scatenando il panico e lo sconcerto di tutti gli abitanti. Il fenomeno del tutto singolare è stato immortalato in un video che ha collezionato più di 520.000 visite su Facebook. Gli abitanti del luogo scattano foto per ricordare il fenomeno raro che affascina e spaventa al tempo stesso. La fine del mondo è dunque vicina? Molti hanno associato l'accaduto a una catastrofe ormai prossima. Analizziamo ciò che è capitato, guardando il fatto da un punto di vista scientifico.

I cieli iracheni

Inspiegabile e tenebroso, il rosso che ricorda il fuoco sovrasta prepotente la città, elevandosi sui tetti delle abitazioni, offuscando il sole e creando una cappa scarlatta opprimente. Gli spettatori cristiani hanno dato per scontato che qualcosa di terribile sta per accadere, ma non è esattamente così. Il fenomeno che desta curiosità e stupore può essere spiegato scientificamente, esso si chiama Scattering di Rayleigh e scarta ogni tipo di cataclisma. Come sappiamo, la nostra atmosfera è composta da piccole e numerosissime particelle. La luce del sole nelle parti alte dell'atmosfera è neutra ma proseguendo il suo cammino incontra le particelle, si diffonde in tutte le direzioni e riflette il colore blu.

Ciò succede perché la luce che viene diffusa è quella a minore lunghezza d'onda. La spiegazione ragionevole che scarta l'ipotesi della fine del mondo è da ricollegarsi quindi a uno scherzo della natura.

Cieli rossi Scattering

I cieli rossi quindi sono provocati da un fenomeno Scattering dato da uno spettro elettromagnetico che cade nello scarlatto, come succede al tramonto.

i raggi luminosi, dopo un lungo tragitto ricco di processi diffusivi, raggiungono i nostri occhi in modo depauperato. Se nei raggi prevalgono le componenti con lunghezza d'onda dell'arancio e del rosso, il vapore acqueo fa il resto, miscelando le due tonalità in modo suggestivo. Un avvenimento simile è accaduto anche a Londra, i cieli del Regno Unito si sono tinti all'improvviso di rosso a causa delle tempeste di sabbia provenienti dal Nord Europa.

Il pulviscolo desertico si è propagato minacciosamente, raggiungendo anche la Francia, la Scozia e il Galles. Sempre scartando l'ipotesi dell'Apocalisse, c'è da tener presente che una tempesta di sabbia ha colpito anche la città di Baghdad nel 2003, tanto che in molti temettero che Saddam avesse lanciato una bomba chimica. Tieniti aggiornato seguendo il nostro canale di ufologia!