Doveva essere l'orgoglio di Rivoli, quella risalita meccanica. Fortemente voluta dal sindaco Boeri, che sognava di valorizzare l'area permettendo facilitando l'accesso al Castello di Rivoli e al Museo d'Arte Contemporanea. Invece, si è trasformata in una mangiasoldi. Colpa della collina, dicono. Secondo "Il fatto quotidiano" e il quotidiano locale "Valsusa Oggi", i lavori per la costruzione della risalita stessa l'avrebbero indebolita, provocando smottamenti. E gli smottamenti, si sa, alla lunga diventano frane.

Per questo motivo, nel mese di ottobre il Delegato Regionale del WWF Bechis aveva presentato denuncia alla corte dei conti assieme al deputato d'opposizione Della Valle (M5S), per i 2 milioni di euro spesi nella costruzione dell'impianto.

Secondo il quotidiano locale online "Cintura Ovest", la risalita doveva riaprire il 1 giugno. Tuttavia, ancora la settimana scorsa risultava chiuso, nonostante il periodo estivo e l'inizio delle vacanze scolastiche. Eventi che, in teoria, dovrebbero favorirne l'utilizzo.

Un'altro problema sono gli spazi. La risalita, in teoria, doveva aiutare le persone con difficoltà motorie a raggiungere la cima della Collina, dove si trovano il complesso architettonico del Castello di Rivoli, due splendide aree verdi (il Parco di San Grato e quello di Villa Melano) e il Parco Avventura Alberando. Invece, le scale mobili sono talmente strette che difficilmente potrà accedervi qualcuno in carrozzina o non autosufficiente.

Il comune mette comunque a disposizione una navetta, che andrà chiamata a cura del disabile e attesa non nei pressi della scalinata, ma in Piazza Martiri della Libertà, all'inizio di Corso Francia. Un punto assai lontano dal Castello e privo di indicazioni per l'accesso facilitato alla risalita e al complesso monumentale.

Ulteriore difficoltà si incontra quando, sul sito del Comune, si ricercano informazioni in merito alla riapertura effettiva dell'impianto.

La pagina non viene trovata dal server, lasciando nell'incertezza il cittadino e determinando un ulteriore pubblicità negativa per il SindacoDessì, già al centro di polemiche per i lavori mai conclusi di Villa Melano.