Sono tanti i problemi e le difficoltà che deve affrontare la scuola pubblica italiana e, in questi primi giorni di anno scolastico 2016/2017, si sta aggiungendo pure la questione legata al 'panino' portato da casa. Molti di voi avranno avuto modo di seguire la diatriba riguardante il pasto da consumare in refettorio e il 'pranzo' preparato dalle mamme per i loro figli. Alcuni giorni fa, il Tribunale di Torino aveva rigettato il ricorso presentato dal Miurcontro l'ordinanza che dava la possibilità di consumare il pranzo 'confezionato' dai genitori nei refettori comunali.
'Il panino è un diritto di tutti' aveva sentenziato il Tribunale piemontese, dando ragione a 58 famiglie che avevano promosso la causa.
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Ora, però, in attesa della decisione della Corte di Cassazione, cominciano ad arrivare le prime discussioni. Infatti, proprio una delle madri che hanno vinto la battaglia sul 'panino da casa' ha denunciato ai Carabinieri la dirigente scolastica della Scuola elementare 'Santorre di Santarosa' di Torino, in quanto la figlia non ha potuto consumare il proprio pasto, portato da casa, insieme ai suoi compagni di scuola.
Panino sì, panino no, la 'querelle' continua: la mamma 'L'ordinanza del Tribunale va rispettata'
A questo proposito, la preside dell'istituto, Rosaria Genovese, ha voluto difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti, affermando che non c'è stata alcuna discriminazione. 'La sentenza ha vietato la sovrapposizione del servizio e una circolare del Comune di Torino parla di refettorio fruibile solamente per il pasto collettivo, in capo alla ditta ristoratrice.
Stiamo cercando di trovare uno spazio ad hoc - ha spiegato la dirigente scolastica - abbiamo comunque allestito un'area del refettorio per i venti bambini che si portano il 'baracchino' (chiamato anche in altri modi, la famosa 'schiscietta' o il più moderno 'lunch box'): lì possono consumare il loro pranzo insieme, sorvegliati da una docente'
Di tutt'altro avviso la madre dell'alunna che parla di prelevamento della figlia mentre stava facendo educazione fisica: 'Insieme a due suoi compagni che si portano il baracchino, è stata messa in un'aula, mentre fino al giorno prima mangiava nel refettorio insieme ai compagni. Sapevo che sarebbe finita così, ora l'unica strada è quella di far rispettare l'ordinanza del Tribunale'.