Io giudico te, lui valuta me e insieme vediamo chi tra noi due è il migliore. La legge 107, ovvero la riforma Buona Scuola, dopo avere aperto le porte alla valutazione degli insegnanti, concede il bis con la valutazione dei dirigenti scolastici, confermando i 'sintomi' riguardanti la competitività e l'aziendalismo. Come vi abbiamo riportato nella giornata di ieri, il ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, ha già definito le linee guida che, a breve, dovrebbero essere ufficializzate.

Ultime news scuola, mercoledì 21 settembre: presidi valutati anche da docenti, genitori e studenti

Per i presidi, dunque, arrivano le pagelle che verranno assegnate anche dai docenti, dai genitori e persino dagli studenti. Saranno quattro i livelli di giudizio a cui verranno assoggettati i dirigenti scolastici, attraverso i criteri scelti dai comitati di valutazione, i quali dovranno ascoltare attentamente insegnanti, genitori e studenti, attraverso dei questionari elaborati a livello centrale. I presidi rischiano grosso nel caso la 'sentenza' riguardi l'ultimo dei quattro livelli, ovvero il mancato raggiungimento degli obiettivi, non solo per quanto riguarda la retribuzione.

Saranno tre le aree che riguarderanno la pagella dei dirigenti scolastici. L'aspetto più importante è quello da ricondurre alle competenze gestionali ed organizzative del capo d'istituto, competenze che, naturalmente, avranno come obiettivo finale il raggiungimento dei risultati indicati nel PTOF; in secondo luogo, bisognerà tenere conto della valorizzazione dell'impegno e dei meriti professionali dell'intero personale che presta servizio all'interno dell'istituto sia sul piano individuale che a livello collegiale; infine, in minima parte, conterà anche l'apprezzamento dell'operato del dirigente scolastico all'interno della comunità territoriale e scolastica.

Valutazione dirigenti scolastici: occhio a non farsi 'bocciare'

Insomma, tempi duri per i dirigenti scolastici, molti dei quali dovranno cercare di districarsi tra i numerosi impegni, in primis quelli di reggenza. Anche perchè la valutazione finale conterà anche e soprattutto sul piano economico ed in particolar modo sulla retribuzione di risultato.

Senza dimenticarci che i presidi che saranno 'bocciati' dovranno rendere conto all'Ufficio Scolastico Regionale, spiegando quelli che sono i motivi dell'insuccesso professionale: saranno passibili di trasferimento o addirittura di probabile licenziamento, dopo due bocciature.