Dopo la presunta crisi coniugale con la moglie, Chiara Giordano, per Raoul Bova i guai non sono finiti. Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, infatti, ha di recente sequestrato preventivamente 3 immobili, uno a Roma e uno a Rieti, riconducibili all'attore, per un valore di circa 1,5 milioni di euro, l'equivalente di una presunta evasione fiscale.



Raoul Bova si difende riconducendo il tutto ad un vero e proprio "accanimento" nei suoi confronti, sostenendo che il debito fiscale, che esiste, è "di gran lunga inferiore" rispetto al valore degli immobili sequestrati.

Per quanto riguarda il sequestro, invece, Bova sostiene che non ha nessuna ragione di esistere dal momento che sta già pagando un debito fiscale dopo un accordo con l'Agenzia delle Entrate.

Cosa avrebbe portato a Raoul Bova questi guai fiscali?

Sembrerebbe che l'attore abbia trasferito illegittimamente dei costi sul conto della società che gestisce i suoi diritti di immagine dal 1996, la Sammarco Srl, godendo così di un'aliquota agevolata. Tra il 2005 e il 2010 Bova avrebbe evaso ben 680 mila euro.



Inoltre, Bova racconta di aver appreso, prima dell'estate, che gli amministratori avevano commesso degli errori di cui adesso lui sta pagando le conseguenze. Sperando che la questione si chiuda presto, Bova non lascia il suo classico savoir faire, ringraziando comunque la Guardia di Finanza per la professionalità e la riservatezza con cui ha operato negli ultimi due anni.

Riservatezza perduta adesso che la Procura ha ottenuto il sequestro. Un augurio che va oltre questioni meramente "fiscali": l'attore, infatti, spera di poter riprendere serenamente il suo lavoro che non ha niente a che vedere con libri contabili, fatture e tribunali.