Oltre un milione di condivisioni sui socialnetwork Facebook e Twitter, accesi dibattiti sul web e inevitabilmente la notizia fa il giro del mondo: a riportarla sono le più autorevoli agenzie di stampa statunitensi ed europee, ma non èvero che la Marlboro produrrà le sigarette alla marijuana.

A lanciare la bufala è stato il sito satiricoamericano AbrilUno.com (ovvero "primo diaprile"), affermando che il colossodel tabacco Phillip Morris, proprietario del marchio Marlboro, sarebbe pronto acommercializzare nei paesi in cui l'uso della marijuana è consentito lenuovissime Marlboro M, sigarette contenenti una discreta quantità di cannabis.

A rafforzarne lacredibilità una foto del pacchetto di sigarette rinnovato nella grafica e nelcolore (verde), che è bastato a far attenuare l'attenzione dall'articolo, che proseguiva con una dichiarazione del fantomatico SerafinNorcik, Vice Presidente per il Marketing della Phillip Morris, il quale dopoaver confermato che l'azienda lavorava sul progetto già da tempo e rivelato legrande investimento economico che la Marlboro ha stanziato per il lancio dellenuove sigarette, ha aggiunto che al più presto avrebbe contattato i signoridella droga di Paraguay e Messico, (grandi produttori della sostanzastupefacente), per essere affiancato nella distribuzione del nuovo prodottoMarlboro,

Anche i giornalisti italiani, con la fretta didare la notizia prima delle altre agenzie, sono cadute nel tranello: prima il quotidiano Libero (che ha rimosso subito dopo la notizia) e successivamente in diretta tvRai News 24.