Mentre imperversano in questi giorni le immagini del Grane Fratello 13 a tutti i fans del reality torna in mente il protagonista della lontana prima edizione: Pietro Taricone O'gueriero, morto nel 2010 in seguito ad un gravissimo incidente col paracadute.

A quattro anni dalla prematura scomparsa c'è chi ancora vuole delle risposte: il papà di Kasia Smutniak, il generale polacco Zenon, suocero di Pietro. Il generale ha alle spalle un passato come pilota di caccia e se ne intende di tutto quello che riguarda il paracadutismo e i lanci dallo stesso.

Sul giornale Dipiù accusa che le indagini fatte dopo l'incidente non siano state affatto accurate e che nessuno è stato in grado di fornirgli risposte esaurienti sulla vera dinamica dei fatti, che rimane tutt'ora confusa.

Ribadisce inoltre che i lanci dal paracadute, per motivi di sicurezza, vengono fatti da un'altezza maggiore e che Pietro fosse un esperto in questo sport, praticandolo già da diversi anni. All'epoca dei fatti il generale Smutniak aveva pensato di scrivere anche a Silvio Berlusconi soprattutto per denunciare la scarsa organizzazione relativa alla pratica di questo sport e soprattutto per evitare ulteriori disgrazie future.

Racconta ancora tra le lacrime il percorso doloroso della figlia Kasia e della piccola Sophie (la bambina nata dall'unione tra l'attrice e Pietro, che all'epoca aveva due anni) dopo la disgrazia e di come il lavoro abbia salvato Kasia dalla depressione.

Al funerale di Pietro, Zenon incontra Domenico Procacci, amico della coppia e compagno di lanci, non sapendo ancora che l'uomo sarebbe diventato, a distanza di pochi anni, il suo nuovo genero.

Il viso di Zenon si rasserena solamente quando si parla dell'imminente arrivo del secondo nipotino, parlando entusiasta del matrimonio della figlia Kasia, che dopo tanto dolore e con il ricordo eterno di Pietro si inoltra nella sua nuova vita