Il salotto televisivo condotto da Bruno Vespa dal lunedì al giovedì in seconda serata su Raiuno va ormai in onda da anni, tanto da essere considerato "la terza Camera" per la sua importanza politica e mediatica. Ci sono passati tanti personaggi, non solo politici e si è fatto notare per alcune proverbiali litigate tra gli ospiti o i mitici "plastici" coi quali lo storico giornalista della Rai ha parlato di vari omicidi e tragiche vicende di cronaca.



A Vespa però non sono mai state risparmiate critiche, che lo vorrebbero zelante con chi è al Governo, specie con Silvio Berlusconi, per il quale ha sfornato non pochi libri mediante la casa editrice Mondadori, con una media ormai di una pubblicazione all'anno.





In questi giorni però, la trasmissione potrebbe arricchirsi di un nuovo succulento tassello: la presenza del leader del Movimento cinque stelle Beppe Grillo. A lanciare l'indiscrezione è il quotidiano torinese La Stampa, dunque non certo un media sconosciuto o appena comparso. Ma ci sarebbe una trattativa in corso, per stabilire alcune prerogative inderogabili. A intavolarla sarebbe proprio il Guru del Movimento, Gianroberto Casaleggio.



Condizione imprescindibile sarebbe quella per la quale la trasmissione deve andare in onda in prima serata. Per far fronte a questa richiesta si aspetta la decisione dell'Agcom, dato che, qualora fosse avvallata, anche gli altri leader politici potrebbero esigere un passaggio nel salotto di Rai 1 in quella fascia oraria.

La puntata andrebbe in onda a metà maggio e a quanto pare vedrebbe d'accordo tutto il Movimento. Del resto, se a deciderlo è proprio il duo alla leadership Grillo-Casaleggio, è difficile che si creino crepe.



Vespa non smentisce la voce. Del resto la presenza di Grillo porterebbe ottimi vantaggi a livello di share. Queste le parole del conduttore che taglierebbero la testa al toro: "Stiamo studiando dei meccanismi che consentano a tutti i partiti di essere presenti in campagna elettorale nelle misure più adeguate. Compreso Grillo". Ci sarà l'incontro epico proprio dal giornalista più criticato? Non resta che attendere.