Il Premio Oscar Roberto Benigni tornerà a cavalcare gli schermi televisivi della Rai, il 15 e 16 dicembre prossimi con due 'serate evento', come le ha definite Claudio Gubitosi, il Direttore Generale dell'azienda pubblica televisiva. L'inarrestabile comico toscano, tornerà per parlare del libro più famoso al mondo 'La Sacra Bibbia' in modo particolare, tratterà approfonditamente i Dieci Comandamenti, cercando di assemblare il Vecchio Testamento con il grande spettacolo, la spiritualità dei testi con l'attualità, il tutto con il suo inimitabile carisma, la sua satira pungente e la sua inopinabile preparazione di grande personaggio.

Ad una domanda sul perché di questa scelta, lui risponde alla sua maniera 'Stanno mettendo mano alla Costituzione, devo sbrigarmi a fare questo spettacolo, prima che modifichino anche i Dieci Comandamenti'. E poi aggiunge: 'Chi lo avrebbe mai detto a Mosè, quando ricevette le tavole della legge, che avremmo parlato di lui nella sala degli Arazzi'. Benigni ha definito i Dieci Comandamenti come una storia emozionante mai raccontata, all'interno dei quali esistono etica, morale e sentimenti umani di tutti i tempi e del mondo intero. Una definizione del Vecchio Testamento, che lascia senza parole e che mette in evidenza il valore dei Sacri Testi in un contesto attuale, ma allo stesso tempo antico e culturale.

Insomma sarà uno spettacolo alla sua maniera, come fece qualche tempo fa con la Divina Commedia del grande Dante Alghieri, riuscendo ad inchiodare alla poltrona ben 12 milioni di telespettatori.

Poi alcune battute sull'attuale politica e sull'articolo 18: 'Il lavoro? In Italia è sparito non solo il lavoro, ma anche la parola, oggi si chiama job', Nei suoi spettacoli ha sempre sbeffeggiato i capi di Governo, ma parlando di Renzi, dice di volergli molto bene e che per lui è un punto di riferimento a cui ispirarsi.

Un'ultima battuta la dedica alla città di Genova, recentemente messa in ginocchio dall'ennesima alluvione, asserendo che quello che è successo, non è una piaga divina ma umana e la cosa più grave è stata aver disatteso ben tre Comandamenti: non rubare, non uccidere e non dire falsa testimonianza.