Il vero e proprio giallo legato ad Andrea Loris, bimbo di 8 anni trovato morto a Ragusa, si "arricchisce" con un nuovo sorprendente elemento e cioè il rinvenimento di un secondo cellulare in uso a sua madre Veronica. Le indagini continuano dunque a produrre buoni risultati. Ricordiamo che Veronica Panarello si trova ristretta nel carcere di Catania, in regime di isolamento per ovvi motivi di sicurezza, viste le pesanti accuse dalla quali si deve difendere e cioè di avere ucciso il bimbo per poi tentare, maldestramente, di occultarne il corpo quando non era ancora morto.



Il secondo cellulare segreto: che cosa nasconde?

Il secondo cellulare risulta intestato a un'amica e al momento viene visto come un vero e proprio mistero. Perché la donna utilizzava un cellulare segreto? Cosa aveva da nascondere? Un amante o qualcosa di diverso? Emerge intanto che a casa Stival la situazione economica non era certo brillante. Le liti per questo motivo, con due bambini piccoli da crescere, erano molto frequenti. Vi ricordiamo che il marito è un autotrasportatore. Sul secondo telefonino vi sarebbero foto e video di Loris o almeno questo è ciò che afferma Veronica in un'intercettazione ambientale mentre parla con sua sorella. Ovviamente ogni affermazione della madre di Loris va presa con le molle in quanto questa persona ha dimostrato di mentire in alcune occasioni, con una testardaggine non comune. Si ostina ad esempio ad asserire che accompagnò a scuola il bimbo il giorno della sua scomparsa mentre le immagini delle telecamere dimostrano il contrario gettando non poche ombre su Veronica.

La domanda alla quale ora bisogna dare una risposta è: cosa c'è nel cellulare trovato oggi?

Lo sapremo presto visto che l'apparecchio è stato trovato. Il giallo Loris Stival continua: per avere frequenti aggiornamenti su questo drammatico fatto di cronaca nera cliccate sul tasto "segui" in alto, accanto al mio nome. Molti i casi di persone scomparse o uccise, spesso da familiari, ancora da risolvere: pensiamo al caso Elena Ceste o al caso di Roberta Ragusa.