Napoli sta ancora piangendo uno dei suoi figli contemporanei più illustri, il cantautore Pino Daniele, omaggiandone le ceneri esposte al Castel Nuovo, detto anche anche Maschio Angioino, da lunedì scorso fino a dopodomani. Intanto, ci si interroga ancora sul fatto che poteva essere salvato, tra polemiche e nuove certezze, mentre le donne della sua vita si accusano reciprocamente e il Gossip ricama sulla spartizione della sua eredità. Sta di fatto che le sue ceneri saranno custodite nel cimitero di Magliano e ci resteranno le sue stupende canzoni.

Stamane, però, sul sito di Libero è apparsa una sinistra profezia sulla sua dipartita, che un po' ricorda quella di Mango. Ma a farla non è stato il cantante stesso come accaduto al cantautore di Lagonegro, bensì un comico, Maurizio Crozza, durante una delle sue tante, riuscitissime, imitazioni.

Quella battuta di Crozza a novembre

Era il 28 novembre dello scorso anno e su La7 andava in onda il programma ideato e condotto dal bravissimo comico ed imitatore ex Rai e Mediaset, Maurizio Crozza: Crozza nel Paese delle Meraviglie, nel quale il cinquantacinquenne showman genovese imita diversi personaggi famosi del mondo della tv, dello sport, dell'economia, della mondanità, ma anche politici.

Tutti in modo, obiettivamente, riuscito, facendolo diventare a pieno titolo un Alighiero Noschese dei nostri tempi.

Durante l'imitazione del vulcanico e pittoresco presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, da alcuni mesi proprietario dei blucerchiati, ma già stranoto per i suoi atteggiamenti sugli spalti e nelle trasmissioni televisive, ha detto questa profetica frase: "Piango la scomparsa di un cantante italiano, Daniele Pino che ha lasciato un vuoto incolmabile".

E ancora, si dice certo della vittoria ma sconfortato per la sconfitta della squadra di Benitez "proprio mentre la città piange la morte di Pino Daniele". La voce fuori campo gli fa notare che il cantante sia ancora vivo, ma lui continua imperterrito nel suo monologo. Incredibile come, a distanza di un mese e qualche giorno (lo scorso quattro gennaio), il fatto sia davvero successo.

E chissà cosa starà pensando lo stesso Crozza. Magari la prossima volta prima di fare una battuta del genere, ci penserà su almeno due volte.