Il 2015 non è iniziato proprio bene e non solo per le solite tragedie che succedono nel Mondo, con l'acuirsi del problema Isis e il ritorno al conflitto tra ucraini e filorussi nel lembo di terra al confine tra Ucraina e Russia. Bensì, anche per vari lutti, in proporzione meno gravi, certo, ma emotivamente comunque impressionanti, che in un mese e mezzo hanno colpito il mondo dello spettacolo italiano. Si pensi alla tragica morte di Pino Daniele, il 4 gennaio.

Non dobbiamo dimenticare anche la scomparsa dopo una lunga malattia della simpaticissima attrice romana Monica Scattini, lo scorso 4 febbraio, che in molti ricorderanno tra i pittoreschi personaggi di Parenti serpenti.

E ieri ci ha lasciati anche Manrico Gammarota, importante e talentuoso rappresentante del Cinema italiano, anche se noto al grande pubblico per ruoli in Fiction quali Don Matteo e Distretto di polizia, dove interpretava sempre ruoli "da cattivo" con barba e capelli lunghi brizzolati.

Biografia

Gammarota aveva 60 anni e si era trasferito stabilmente a Roma, sebbene tornava spesso nella sua città d'origine Barletta, dove ricopriva il ruolo di direttore artistico del teatro Curci. Era figlio di un partigiano, Brancaleone, nome non casuale, essendo quello di battaglia di uno dei cavalieri della Disfida di Barletta. Lo ha ricordato anche un suo grande amico con un pensiero su Twitter, Alessandro Gassman, figlio del grande Vittorio, che spesso Manrico amava portare nella sua città d'origine.

I due hanno lavorato sovente insieme, con Gassman che lo ha diretto in più occasioni in interpretazioni che gli sono valse anche dei premi.

La carriera

Gammarota era attore, regista, autore teatrale, cinematografico e televisivo. Era spesso impegnato in tournée e in attività formative e di laboratorio con giovani artisti.

Ebbe anche vari riconoscimenti come attore, sebbene il grande pubblico lo riconosca per la sua comparsata in fiction televisive quali "Sanguepazzo", "La capagira", e le già citate "Don Matteo" e "Distretto di Polizia". Ignote le cause del gesto drammatico. Di sicuro il Cinema e il Teatro italiano hanno perso un talentuoso esponente.