Ancora una lite televisiva, questa volta i protagonisti sono l'attore Alessandro Gassman e la deputata (Fdi) Giorgia Meloni, durante la trasmissione 'Ballarò' andata in onda martedì scorso su Rai3. Lo scontro in TV è scoppiato a causa del tema sull'immigrazione, quando l'attore ha dichiarato: 'L'immigrazione è un problema di cui dobbiamo farci carico', da questa frase è partita l'ira della Meloni, la quale ha prontamente ribattuto: ' Dobbiamo farcene carico, chi?'.
Gassman era stato invitato in trasmissione, per presentare il suo nuovo film e per raccontare la sua esperienza con i profughi siriani, in quanto ambasciatore dell'Alto Commissariato dell'Onu per i Rifugiati. La deputata ha dichiarato che l'Italia non può riuscire da sola a risolvere questo gravissimo problema sociale e politico e l'attore invece, ha replicato dicendo che i politici italiani, vanno spesso in Televisione a fare promesse che poi non mantengono. Quando la stessa Meloni ha inveito contro Gassman dicendo che non era nella posizione di poter giudicare, l'attore ha seccamente risposto: 'Io vi giudico perché vi pago e quindi vi giudico quanto mi pare'.
Alessandro Gassman ha avuto anche parole critiche contro la posizione del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, riguardo al problema degli immigrati, asserendo che in Siria scappano e vanno nel Libano, dove trovano accoglienza, contrariamente a quanto succede in Italia: 'Noi diamo accoglienza, sotto i limiti della dignità', ha aggiunto Gassman. La parlamentare Giorgia Meloni, ha ribadito che si tratta di un onere sociale, politico ed economico che l'Italia da sola non può sopportare, quindi necessita l'intervento dell'Europa, specificando che l'intervento dell'attore è solo demagogia.
Poi lo scontro si è dilatato coinvolgendo il leader dei 'No Global', Luca Casarini, il quale ha contestato ala deputata di essere lei a fare demagogia da quattro soldi. Gli animi si sono subito scaldati e le accuse sono fioccate da entrambe le parti, soprattutto quando l'attore ha dichiarato di poter giudicare a piacimento, in quanto paga i politici e per questa ragione ne ha pieno diritto.