Non si fermano in queste ore i nuovi sbarchi di migranti verso le coste italiane, le ultime testimonianze hanno raccontato dell'ennesima tremenda tragedia avvenuta nel Mediterraneo. Un'emergenza senza fine questa, su cui si sono alzati anche i toni dello scontro politico. Un giovane migrante proveniente dalla Guinea di nome Laimin, ha raccontato davanti alle telecamere del TG5 degli episodi a dir poco sconcertanti ed agghiaccianti: "Ho visto spezzare le mani ad un fratello nigeriano che non voleva scendere dal barcone, gli scafisti non ci hanno pensato due volte".

Il ragazzo ha inoltre parlato di ulteriori torture subìte dai migranti, trattati alla stregua di animali: "Cinque giorni in mare - ha detto Laimin - e dei 105 fratelli partiti ne vedo solo 95". Di storie come queste se ne possono raccogliere a centinaia nella città di Palermo, dove se erano 1169 le persone sbarcate ieri, oggi il numero è già drasticamente aumentato.

La situazione attuale in Sicilia

Il fronte siciliano comprende anche Pozzallo, Trapani e Porto Empedocle; con il canale di Sicilia calmo, i disperati stanno arrivando da tutte le parti. La prima accoglienza ed i controlli medici funzionano in modo efficiente, ma i posti dove ricoverarli iniziano a scarseggiare: ecco perché stamattina un gruppo di migranti è stato destinato a Firenze ed un altro a Milano mentre solo l'ultimo gruppo, che è sbarcato qualche ora fa, rimarrà a Palermo.

Il Viminale sta disperatamente cercando nuovi posti-letto da destinare ai centinaia di profughi sbarcati in questi giorni sulle nostre coste, ma le regioni, soprattutto quelle fedeli alla Lega Nord di Matteo Salvini, non sono affatto d'accordo. Al momento il ministero dell'interno ha destinato alle regioni 6500 migranti, ecco qualche numero: 700 alla Lombardia, stesso numero per il Veneto, mentre di meno per il Lazio, 250.

Dal Tgcom si evince che il governatore del Veneto Zaia si è lamentato molto della situazione affermando: "Basta con questi propositi di sostanziale fiancheggiamento dei trafficanti di uomini! Qui i posti sono zero". Zaia ha poi attaccato il governo con queste parole: "Il nostro governo pecca di incapacità nel gestire l'emergenza che esso stesso ha contribuito a creare".

Sulla stessa lunghezza d'onda Roberto Maroni, anche il Piemonte governato dal PD ha fatto sapere che i posti non ci sono, ma ha assicurato che farà la sua parte. Dal governo il viceministro degli affari esteri Lapo Pistelli ha fatto sapere che l'operazione Triton sta portando buoni frutti, anche se il dispositivo è chiaramente insufficiente rispetto alle necessità attuali. Ad ogni modo, mentre in camera stamattina si è discusso per il DDL riguardo l'istituzione della giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, la questione continua a dividere.