I Clinton e i loro assistenti, corsi e ricorsi storici. Se ormai stranota è lo scandalo che vide coinvolto negli anni '90 e in piena ascesa politica Bill e la sua assistente Monica Lewinski, perdonato comunque dalla moglie e dagli elettori democratici, adesso qualcosa di simile sembra stia succedendo alla moglie Hillary. Lei non è Presidente come lo era all'epoca il marito, ma è candidata per esserlo alle prossime elezioni Presidenziali programmate per novembre dell'anno venturo. Elezioni che già si preannunciano tutt'altro che facili, visto che i repubblicani hanno già preso il controllo di entrambe le Camere con le passate elezioni di Mid-term e hanno costretto Obama a governare con una Camera per mezzo primo e secondo mandato (è stato 'un'anatra zoppa', come viene definito in America il Presidente che governa in quelle condizioni).
Lo scandalo mail
E ora questo scandalo rischia di minare ancora di più il già complicato cammino della Clinton, anche perché si tratterebbe pure di una relazione lesbo. A inchiodarla alcune mail scambiate con la strettissima assistente (definita non a caso la sua ombra) Huma Abedin, 39enne musulmana di padre indiano e madre pakistana, la quale ha iniziato a collaborare con la Clinton a soli 19 anni. Le mail sono venute fuori nell'ambito di uno scandalo ben più allargato, con l'Fbi che ha scoperto che la candidata Presidente per i democratici e il suo staff hanno usato email con il dominio clinton.com, memorizzate su un server a New York fuori dal controllo diretto delle autorità governative e contenenti documenti classificati come "riservati" o "top secret".
Il dieci percento di queste mail sono state marchiate dagli agenti federali come sospette di aver violato la legge. E gli americani su queste cose ci vanno duro.
Quelle mail con l'assistente…
Il New York Times- dunque non un giornale scandalistico qualsiasi - è venuto in possesso di alcune email tra l'ex Segretario di Stato e la sua assistente.
E così è venuto fuori che la Abedin avesse non solo piena gestione della casella di posta elettronica della Clinton, ma anche accesso diretto alla sua camera da letto. In diverse mail la Clinton, quando l'assistente le chiedeva di incontrarla al più presto, diceva anche di poter bussare alla sua camera da letto se chiusa. Già in passato i Repubblicani avevano sollevato sospetti sul passato della Abedin in Arabia, mentre ora aizzano anche rapporti segreti a sfondo saffico nonostante la giovane donna nel 2010 si sia pure sposata.
Il New York Time ritiene però che la Abedin sia per la Clinton come una figlia, ma si sa, in tempi di campagna elettorale tutto fa brodo per demolire l'avversario. Da qui a oltre un anno dal voto, ne vedremo delle belle...