Il sogno americano, si sa, è difficile da abbattere nella mente del popolo statunitense, che lo intende come una vera e propria filosofia di vita. Sembra proprio essere così anche per il miliardario self-made Donald Trump, che ha fatto irruzione nella placida campagna per le primarie repubblicane, sconvolgendo equilibri ritenuti ormai consolidati. I dati pubblicati poche ore fa in America sono chiarissimi: agli americani Mr. Trump piace molto.
Nonostante le ultime gaffe del miliardario, tra cui quella più recente che vede coinvolto il senatore McCain, veterano del Vietnam, contro il quale Trump ha rischiato di intavolare una partita molto difficile da vincere in un paese così legato alla bandiera stelle e strisce, i sondaggi lo premiano.
Secondo le rilevazioni di Washington Post e Abc (effettuate dopo lo scontro con McCain) Donald Trump è nettamente in testa tra i repubblicani con il 24%, più di dieci punti sul senatore Walker (13%), ed esattamente il doppio sul favorito, il fratello del presidente G.W. Bush, Jep Bush (12%). Ancora non disponibili i dati sul nuovo entrato in gara Kasich, governatore dell'Ohio.
Certamente numeri bassi se si considera che, per quanto riguarda le primarie democratiche, Hillary Clinton domina con il 63%, ma comunque la battaglia si preannuncia ancora interessante.
Di grande interesse in queste ore negli USA sarebbe proprio la sorte di Mr. Trump qualora riuscisse ad ottenere la nomination.
Infatti, fin dall'inizio della sua discesa in campo, il miliardario ha annunciato che cercherà di fare di tutto pur di utilizzare fondi personali per tenere fronte alle grandi spese necessarie per la campagna. Ora, per quanto il proposito sia nobile, la stragrande maggioranza della stampa è molto scettica. Proprio qualche giorno fa alcune autorevoli testate sostenevano pubblicamente che Mr.
Trump rischierebbe molto se decidesse di non affidarsi a grandi finanziatori.
Del resto, la corsa alla Casa Bianca ha costi che davvero un uomo da solo difficilmente potrebbe sostenere. E, per quanto ricco, Trump non può farcela da solo.
Ad ogni modo, un ipotetico scontro Trump-Clinton prometterebbe grandi sorprese. La domanda che ci si pone è la seguente: riuscirebbe la pacatezza e compostezza della signora Clinton ad avere la meglio sulla straripante e magnetica figura di Trump, da sempre visto dagli americani come un modello di sogno americano?
I democratici devono stare molto attenti, non sono pochi gli americani convinti che possa essere proprio un grande businessman a condurre gli USA definitivamente fuori dalla recessione, e che l'arrivo a suon di bordate di Trump sia davvero provvidenziale per la delicata ripresa del paese.