Morgan – al secolo Marco Castoldi – è uno che non accetta compromessi. Uno spirito libero, un artista che ama agire d'istinto ed è pronto a lasciare un progetto quando le cose non vanno come vorrebbe. È accaduto coi Bluvertigo, band di cui è stato frontman negli anni '90 e che non è mai stata ufficialmente sciolta. Ma da cui si è spesso distaccato per intraprendere progetti solisti. Un po’ come è successo con il Talent show X Factor, da quest'anno in onda senza di lui tra i giurati. In un'intervista a “Vanity Fair” ha finalmente svelato il perché di questa scelta, dopo sette anni di presenza ininterrotta.

Morgan ha anche sottolineato un suo personale record inerente al programma, di cui va ovviamente fiero. Ecco il suo racconto.

In questa edizione volevano imporgli cosa fare

Morgan accusa gli ideatori del programma di aver paura della verità e lui, ammette, non è ''una persona che indora le pillole''. Poi ammette che per lui le edizioni più belle sono state le prime, quando c'erano Simona Ventura e Mara Maionchi, "perché era un Far West''. Non c'era un copione scritto, ci si atteneva solo a un Format. Il programma veniva fatto con l'istinto, la spontaneità, senza troppi cliché. Adesso invece gli hanno detto: “bisogna fare così”. E lui alle regole non ci sta. Di qui la scelta di non rinnovare la propria presenza.

Il suo personale guinness

Morgan ha fatto cenno anche al suo personale guinness in seno alla trasmissione, di cui va giustamente orgoglioso. Ricorda infatti come un membro della sua squadra abbia vinto ben cinque edizioni su sette a partire dalla prima, nel 2008. praticamente quasi tutte. Ma anche come gli stessi artisticon cui ha vinto le sette edizioni, siano gli unici rimasti sulla cresta dell'onda a riflettori spenti.

E così cita Marco Mengoni, Noemi, Antonio Maggio, i Cluster. Insomma, l'assenza di Morgan, per il carisma e la qualità che apportava al programma, si sente. Eccome. Non è stato esente da critiche per la sua partecipazione a un Talent, essendo da sempre un anticonformista. Ma forse qualche critico cambierà opinione dopo questa scelta dell'artista milanese.