Andrea Dipré continua il suo tour erotico tra l'America Centrale e gli Stati Uniti senza batter ciglio. Senza replicare a chi in queste ore lo accusa con decisione e chiede a gran voce che vengano presi seri provvedimenti nei suoi confronti. Il pesante attacco arriva da Vittorio Sgarbi. Il vulcanico critico d'arte non usa giri di parole e, attraverso un "post" sulla sua pagina, lancia un appello a Facebook. Sgarbi chiede che vengano presi seri provvedimenti contro "il sedicente critico d'arte" trentino. Nel suo sfogo social lostorico ferrarese si rivolge a Diprè con affermazioni colorite: "Frutto di un parto anale".
A scatenare la rabbia di Sgarbi è la propaganda a favore dell'uso della cocaina da parte dell'avvocato trentino.
"Usa internet e la tv per mettersi in evidenza"
Sgarbi sostiene che Diprè da anni utilizza le televisioni locali ed internet per mettersi in evidenza ma senza ottenere risultati significativi. Vittorio Sgarbi non riesce a comprendere come il social network Facebook, sempre rigoroso e pronto a segnalare atteggiamenti socialmente pericolosi, non prenda provvedimenti: "E' stato rigoroso nel cancellare l’immagine dell’origine del mondo” di Gustave Courbet - sottolinea Vittorio Sgarbi". Il critico d'arte mostra il suo disdegno nei confrontidel social network che permettead Andrea Diprè di "incitare" l'utilizzo della cocaina ed altre droghe.
Sgarbi fa riferimento anche ad altri comportamenti del trentino e sostiene che quest'ultimo non disdegna di sostenere la pedofilia e rapporti tra ragazzini.
L'avvocato trentino non replica dall'America
L'esuberante opinionista televisivo non usa mezzi termini e chiede a Facebook di interrompere la "disgustosa propaganda". "Ora basta: nessun mezzo lecito di comunicazione può incitare all'uso delle sostanze stupefacenti".
Sgarbi chiede che la pagina social di Diprè venga segnalata ed oscurata.Nessuna replica, per ora, da parte dell'avvocato trentino da qualche giorno a Chicago dopo aver trascorso alcuni giorni a San José in Costarica. Qui l'avvocato ha girato alcuni video ad alto contenuto erotico. Non è da escludere che Diprè si esprima sulla questione nelle prossime ore. Per ora nessun provvedimento è stato preso dal social network Facebook.