Campi infiniti, palloni deformati, catapulte infernali, il cardiopatico Julian Ross, i voli di Ed Warner. E ancora: le acrobazie dalla durata di tre puntate, la dubbia tecnica di Bruce Harper, la saggezza di Roberto Sedinho, la sana rivalità tra Holly Hutton e Mark Lenders e la storica voce (sempre la stessa) del telecronista di ogni partita. Quanto ci mancano tutte queste cose? Se anche a voi mancano le avventure dei fuoriclasse giapponesi, sappiate che tra non molto tempo potremo gustarci una nuova serie del cartone animato tra i più amati da bambini e adulti.

Holly e Benji: la storia

Il fortunato anime giapponese viene creato nel 1981 da Yoichi Takahashi, con il nome "Capitan Tsubasa". Nel 1983 viene realizzato il cartone animato, che approderà in Italia nel 1986 con il nome di "holly e benji", e sarà trasmesso prima sul canale ReteItalia, poi da Mediaset su Italia 1. Lo stesso Takahashi ha dichiaratodi aver trovato l'ispirazione dopo aver seguito il mondiale di calcio tenutosi in Argentina nel 1978 e gli piaceva l'idea di raccontare una storia dove ad essere protagonista diun mondiale fosse stato il Giappone. Questo accade infatti nell'ultima serie che tutti i fan conoscono, cioè "Holly e Benji Forever", uscito in occasione dei mondiali di calcio di Giappone e Corea del Sud 2002.

Così, dopo le avventure di "Holly e Benji 2 fuoriclasse", "Che campioni Holly e Benji", "Holly e Benji sfida al mondo" e la quarta e ultima serie ispirata ai mondiali nippo-coreani, arriva una nuova imperdibile serie basata sui mondiali russi del 2018che vedrà la luce tra meno di due anni.

Potremo così continuare a seguire i nostri eroi che avevamo lasciato alle prese con il calcio professionistico: Holly infatti giocava con il Barcellona (rinominato Catalunya) insieme al compagno Rivaul (riferimento all'ex pallone d'oro Rivaldo).Mark Lender andò alla Juventus, per ragioni di diritti chiamata Piemonte.

Benji era finito nel Grunwald, squadra tedesca di Amburgo mentre non sono mancatiriferimenti ai campioni reali: da Buffon (rinominato Gino Buffetti) durante la sfida con l'Italia a Thoram, l'ex difensore francese Lilian Thuram, fino a Roberto Baggio, l'unico che ha mantenuto intatto il suo nome reale nel cartone.Attendiamo quindi con fermentoquesta nuova serie che, come quelle vecchie, siamo sicuri ci emozionerà ancora. E speriamo che anche la sigla venga cantata dalla regina delle sigle Cristina D'avena, magari in coppia con Marco Vanni. Nostalgia canaglia.