Maurizio costanzo, classe 1938 inizia la sua carriera nel 1956 prima come giornalista e poi come autore radio-televisivo. Oggi a 78 anni, la sua presenza televisiva e non, riempie le televisioni, la carta stampate e la radio (RTL 102.5). Nella sua ultima intervista rilasciata la settimanale CHI, Costanzo dichiara che i suoi innumerevoli impegni gli permettono di non soffrire la noia. Il conduttore afferma che non è arrivato ancora il momento di abbandonare le scene, anzi per allontanare gli invidiosi che si interessano della sua salute risponde: “Sto molto male di salute”, un’affermazione scaramantica per tenerli a distanza.
Uno dei temi trattati nell’ultima intervista con l’ex capo dello stato Giorgio Napolitano è stato quello dell’eutanasia; puntuale la domanda rivolta a Maurizio. Il conduttore rivela che è pienamente d’accordo, anzi svela al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, di aver preso un accordo con un suo amico medico, se gli dovesse accadere qualcosa che lo renderebbe dipendente da una macchina, l’ordine è quello di staccare la spina. L’unico suo desiderio in punta di morte sarà quello di stringere la mano della moglie Maria.
Un legame quello con Maria De Filippi che dura dal 28 agosto del 1995, data del loro matrimonio. In realtà la loro conoscenza risale a ben sei anni prima, quando Costanzo era ancora sposato con la conduttrice televisiva Marta Flavi.
Nel 2004 la coppia ha adottato un dodicenne di nome Gabriele.
Prima di Maria De Filippi Costanzo è stato sposato 3 volte: nel 1963 con la fotoreporter Lori Sammartino, nel 1973 con la giornalista Flaminia Morandi, e nel 1989 con Marta Flavi, inoltre ha convissuto dal 1983 al 1986 con l’attrice e regista Simona Izzo
Tra i vari impegni televisivi, a novembre, su Rete 4, partirà il “Costanzo Show”, che si aprirà sul tema della violenza sulle donne, ed in particolare sul caso di Tiziana Cantone.
Anche in questo caso il giornalista-conduttore non ha peli sulla lingua, violentare una persona nascondendosi dietro una tastiera, costringendola ad un gesto estremo è pura brutalità, una brutalità che disprezza.