E' tempo di documentari per Netflix. La piattaforma americana racconta due storie, tanto diverse quanto interessanti: quella di Amanda Knox, accusata e poi assolta per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, e quella degli ex adepti di Scientology che denunciano abusi e costrizioni all'interno della chiesa.Due inchieste che hanno due punti in comune: hanno spaccato l'opinione pubblica americana e mondiale e sono raccontati dagli occhi dei protagonisti.

Il documentario su Amanda Knox

Al centro del documentario dal titolo Amanda Knox, firmato da Rob Blackhurst e Brian McGinn e disponibile su Netflix, c'è la ricostruzione della celebre notte del primo novembre del 2007 in via della Pergola di Perugia.

Durante quella notte,la studentessa inglese Meredith Kercher viene assassinata, con un taglio alla gola, nella casa che divideva con altri studenti. Due anni dopo l'accaduto, la Corte d'Assise condanna in primo grado l'americana Amanda Knox ed il fidanzato l'italiano Raffaele Sollecito, colpevoli dell'omicidio. Nel 2011 vengono scarcerati, mentre nel marzo del 2015 i due vengono definitamente assolti per non aver commesso il fatto. Protagonista del film è la visione della Knox, le sue abitudini quotidiane e soprattutto la storia di uno degli eventi di cronaca più famosi del sistema giudiziario italiano, visto dai suoi occhi. Un documentario raccontato attraverso personaggi che sembrano usciti da una favola nera e che hanno uno spessore quasi caricaturale: la femme fatale (Amanda Knox), il nerd (Raffaele Sollecito), l'uomo nero (Patrick Lumumba ed in seguito Rudy Guede), sullo sfondo di una scena del crimine che mostra sangue, giovinezza spezzata, sesso e lussuria.

Stereotipi e frasi ad effetto rendono il documentario dinamico e coinvolgente, ma allo stesso tempo poco incentrato sui fatti. Quello che conta per la regia sono le emozioni di Foxy Knoxy, i suoi sguardi pieni di sofferenza, le sue lacrime, perché attraverso i suoi occhi vuole convincere il pubblico della sua innocenza.

Il film su Scientology

Nel documentario Going Clear - Scientology e la prigione della fede del regista Alex Gibney, viene raccontata la storia della chiesa americana vista dagli occhi degli ex adepti. ll film,basato sul libro di Lawrence Wright, indaga sulle accuse di abusi e pratiche illegali mosse a Scientology attraverso numerose interviste.

Un viaggio nel culto statunitense nato nel 1954 dalla mente dello scrittore di fantascienza, l'americano L. Ron Hubbard, che diffonde inizialmente le sue teorie basate sul sistema della'autoaiuto nel libro Dianetics. Numerosi contributi storici e documenti raccontano l'intera storia di questo culto che ha affascinato diverse star di Hollywood, che hanno contribuito nel tempo al successo di Scientology. Gli attori Tom Cruise e John Travolta hanno partecipato agli auditing dell'organizzazione per anni, scendendo in campo per la difesa del culto dai "nemici".Il film, che si sofferma sulla nascita dell'organizzazione, racconta in maniera minuziosa la sua ascesa, gli inganni, e soprattutto mostra come l'immenso patrimonio finanziario acquisito negli anni attraverso ingenti donazioni da parte degli adepti, sia cresciuto a dismisura.Nel 1993, dopo una leggendaria battaglia legale col fisco americano, Scientology ottiene lo status di Chiesa e quindi anche di Religione. Da quel momento il sogno di Ron Ron Hubbard si avvera: Scientology è esente dal pagamento di tasse sulle sue proprietà immobiliari.