Donald Trump è Presidente degli Stati Uniti da questa mattina, ma le star americane, che si sono spese a favore di Hillary Clinton, non sembrano arrendersi all'evidenza e tramite Twitter continuano la loro battaglia contro il neo presidente.

I bene informati sostengono che molti di loro sono caduti in depressione, altri sono semplicemente furiosi; tra questi la popstar Miley Cyrus, le attrici Lena Dunham e Amy Schumer, che avevano addirittura annunciato di voler lasciare gli States in caso di vittoria di Trump.

Le lacrime di Lady Gaga

Lady Gaga si è lasciata andare ad un pianto accorato al party che era stato organizzato per la Clinton, si è poi recata davanti alle Trump Tower di New York issando un cartello di protesta e arrampicandosi su un camion per rendere più plateale la sua ribellione.

Molti attori e cantanti hanno usato i social per mandare in onda la loro protesta, tra questi Katy Perry e Madonna, che durante un concerto era arrivata a promettere prestazioni sessuali in cambio di consensi per la Clinton, ha scritto su Twitter la sua determinazione a non arrendersi mai a Trump.

Anche Hollywood in rivolta

Ma la protesta contro il nuovo Presidente non appartiene solo al mondo della musica, anche Hollywood è sconcertata dalla vittoria di Trump: l'attore Chris Evans si è detto imbarazzato per la scelta degli americani e si è domandato come sia stato possibile mettere un bullo al comando della nazione, Mia Farrow non si è fatta intimorire è ha definito il nuovo presidente un razzista.

Da parte sua il neo Presidente ha giudicato il mondo dello spettacolo non decisivo per la sua vittoria, e subito dopo il suo discorso sulla sua elezione, ha voluto che venisse suonata 'You can't always get what you want' dei Rolling Stones.

A questo proposito c'è chi sostiene che Trump abbia rischiato una causa legale, visto che Mick Jagger aveva fatto sapere di non aver mai autorizzato l'uso della sua musica, ma pare che Jagger abbia reagito sui social dicendo che forse sarebbe stato chiamato a cantare all'inauguration day con riferimento alla cerimonia di insediamento del Presidente.