Il 2016 è finito ma pare non voler tralasciare gli ultimi colpi di coda.
L'anno appena trascorso, definito a ragione "ammazza leggende" per tutte le grandi personalità della cultura, dello spettacolo, della musica, della politica che ci hanno lasciato nell'arco di dodici mesi, è terminato sul calendario ma il 2017 intende seguire la stessa tendenza oppure, ce lo auguriamo, questo è l'ultimo strascico che doveva colpire la generazione dei nati intorno agli anni '50/'60 del secolo scorso.
In Italia, Mary Tyler Moore è stata particolarmente famosa per una sit-com deliziosa tipicamente '70s, che portava il nome dell'attrice stessa, e per il film Gente comune di Robert Redford, che le valse una nomination agli Oscar nel 1980.
In realtà l'attrice in America era già famosa per altri show - in particolare quello con Dick Van Dyke -, ma per il nostro Paese era una novità assoluta la sit-com, che raccontava le vicende spassose ed esilaranti di una giovane donna single, scappata da un fidanzato e un avvenire solido e sicuro, per trasferirsi da sola a Minneapolis, per lavorare nella redazione di un telegiornale.
Tra il lavoro e la vita privata, nella serie vennero alla luce diversi personaggi, straordinari per freschezza e simpatia, quali il capo di Mary (nel telefilm il personaggio della Moore si chiamava Mary Richards) il burbero Lou Grant, l'amica svampita Rhoda, il collega Murray e l'incontenibile Ted Baxter.
Una serie brillante, andata in onda per sette anni, dal 1970 al 1977, che ebbe un successo straordinario negli States ma anche in Europa, dato che era forse la prima volta in assoluto che sul piccolo schermo veniva rappresentata una donna che preferiva la carriera ad un matrimonio di convenienza, che lottava per il proprio lavoro e la propria indipendenza economica, che trovava conforto e solidarietà nell'amicizia con altre donne single, insomma il prototipo della donna contemporanea, che la rivoluzione del '68 aveva contribuito a formare, e che finalmente trovava un volto intelligente, garbato e spiritoso quale quello di Mary Tyler Moore pronto a rappresentarla.
Meravigliosa fu anche la sua interpretazione in Gente comune, dove al contrario, dovette fronteggiare un ruolo particolarmente drammatico e devastante, quale quello di una madre che perde un figlio e l'altro tenta il suicidio. La Moore dimostrò in questo ruolo quanto fosse un'artista a tutto tondo, capace di interpretare ruoli pimpanti e leggeri, quanto quelli più introspettivi e drammatici.
La sua innata eleganza mancherà molto a tutti coloro che l'hanno adorata e mai dimenticata.