Robert Redford ha fatto un drammatico annuncio per tutti i milioni di fans che lo amano: lo vedranno recitare ancora in un paio di film e poi si ritirerà dalle scene, dice di essere stanco di recitare e di preferire la regia.

Il bravo attore ritiene di aver dato molto alla recitazione ma non desidera ritirarsi a vita privata, non vivrà una pensione dorata, vuole continuare a lavorare come regista, in questo ruolo la sua esperienza cinematografica e di vita gli consentiranno di contribuire ancora al successo del cinema americano.

Due ultimi film

In questi giorni Robert sta lavorando in due film come attore: "Our souls at night" con Jane Fonda, una bella storia d'amore in tarda età, e "Old man with a gun" con Casey Affleck.

L'ultima apparizione pubblica dell'attore è stata quella in un remake di Disney "Elliott il drago invisibile".

Redford è nato a Santa Monica nel 1937, si è sposato due volte, la prima con Lola Jean Van Wagenen nel settembre 1958, dalla quale ha avuto quattro figli, la seconda con la pittrice Sibylle Szaggars quando aveva 71 anni. Il suo secondo matrimonio è avvenuto ad Amburgo e la sposa aveva 20 anni meno di lui.

Un grande attore

La sua è stata una lunga e brillante carriera: dopo aver esordito negli anni 60, è stato per anni l'icona del cinema americano, ha ricevuto due premi Oscar, uno nel 1981 come miglior regista per "Gente comune" e l'altro nel 2002 alla carriera, un riconoscimento non solo alla sua grandezza come personaggio ma anche come uomo di cinema.

L'Academy Awards ha scelto infatti Redford sia per il suo lavoro come attore e regista, che per il suo ruolo di presidente fondatore del Sundance Film Festival, che in breve tempo è diventato l'emblema del cinema indipendente americano nel mondo.

Robert Rerford ha rilasciato recentemente una intervista al nipote Dylan, per il Walker Art Center, nella quale afferma di non pensare alla vecchiaia e di voler continuare a lavorare. Lo scorrere del tempo non pare aver intaccato una sua dote naturale che è quella della curiosità, e sarà proprio questa la sua arma vincente per proseguire nel suo impegno cinematografico.