"Siamo in piena regressione sociale ed aumentano le credenze di ogni ordine e grado". Sembra che gli autori delle nuove puntate del "Barlume", in onda da stasera su Sky, abbiano preso a prestito questa sentenza di Michele Serra, per giustificare i tempi che stiamo vivendo. Almeno è questo che emerge dalla visione della prima puntata - che abbiamo visto in esclusiva - intitolata "Aria di mare".
Massimo è dalla psicologa ed è depresso, i bimbi sono alle prese con un maestro del coro falso cieco. Tizzy - che il barista sogna nell'opera di distruzione del Barlume di Pineta - ora è impiegata al deposito di un grossista di merci, ed è in contrasto con il Bimbo.
Intanto a Pineta la stagione estiva è andata male, e Massimo è in bolletta: Timi è dimagrito molto, e sembra bene interpretare questo idealtipo con antidepressivi al seguito che, in ogni notizia di cronaca, scova i presagi di un'Apocalisse incipiente e non più ritraibile.
In questo bailamme, il commissario Fusco è stato confinato a Pisa agli archivi degli incidenti automobilistici e delle cose smarrite. Poi si verifica l'omicidio di una collega della Tizzy che fa ripartire tutto: la Fusco indaga in incognito con Massimo che le va a ruota, e con la Tizzy che riprende a frequentare il reprobo barista. I bimbi, come al solito, intervengono in appoggio non richiesto.
Perché piace il "Barlume"? In primis perché c'è la forza di un testo come quello del narratore-fisico Marco Malvaldi, un Camilleri toscano con una grande forza d'intelligenza narrativa e linguistico-dialettale.
In seconda istanza, perché la trasposizione Palomar - con Sky - ha indovinato sia la location, sia gli attori.
Accanto a Timi funziona bene Lucia Mascino (Tiziana), con un Alessandro Benvenuti che si staglia dal gruppo dei pensionati rompiscatole. La Fusco poi - Enrica Guidi - è un ottimo contraltare caratteriale al razionalista con frenesia Massimo. In Italia i testi ci sono, gli attori anche: ci vorrebbe più coraggio nelle produzioni autoctone che nulla hanno da invidiare a quelle Usa.