Ieri, domenica 5 marzo, è andata in onda una nuova puntata di Domenica Live. Come di consueto, la seconda parte della trasmissione si è aperta con un dibattito, sfociato nel caos, tra gli ospiti del salotto della conduttrice.

Il salotto della D'Urso si riempie di discordia

L’argomento fulcro della questione, discusso ieri, ha riguardato il caso del, tanto famoso quanto odiato, farmacista Alberico Lemme. L’uomo sta acquisendo sempre più successo grazie ai suoi toni bruschi e alle sue parole, spesso offensive, al punto che è stato convocato come ospite anche durante il programma serale condotto da Maria De Filippi, C’è posta per te.

La notorietà del farmacista si sta propagando a macchia d’olio, al punto che c’è stato qualcuno che ha deciso di approfittare di questa situazione per fare ritorno in televisione, parliamo della maggiorata Francesca Cipriani.

La ragazza ha fiutato il successo ed ha deciso di sfruttarlo a suo vantaggio. Il dibattito di ieri ha, infatti, avuto inizio con un video della donna nel quale, con la sua estrema esuberanza, annunciava di voler conoscere Lemme dal momento che nutriva nei suoi confronti una particolare simpatia. Nell'ascoltare e nel vedere quel filmato, gli ospiti in studio non hanno esitato a palesare tutto il loro disappunto nei confronti di quella donna. Cosa non si fa per un po’ di notorietà? È stata questa la domanda che si sono posti in molti.

La D'Urso si innervosisce e grida contro la Cipriani

Ad un certo punto del dibattito, però, si è verificato un episodio che ha notevolmente infastidito anche la conduttrice.

Improvvisamente la Cipriani, nell'intento di fare, probabilmente, “spettacolo”, è sobbalzata dalla sedia e si è gettata sulle gambe di Alberico riempiendogli il volto di rossetto con i baci. Questa scena ha innervosito la conduttrice, la quale con parole visibilmente sarcastiche ha urlato “torna a sedere e porta gentilmente “i tuoi seni abbondanti” a posto. Il pubblico ha applaudito, così come il resto degli opinionisti che erano davvero saturi di assistere al degradante “teatrino”.