Paola Perego risponde dai microfoni de "Le Iene", programma targato Mediaset, alle accuse che le sono piovute addosso, dopo la chiusura del programma Rai "Parliamone sabato". I vertici dell'azienda pubblica hanno deciso di chiudere la trasmissione, dopo che nella puntata di sabato 18 marzo erano state indicate, in un elenco, le ragioni per le quali sarebbe più conveniente scegliere una donna dell'Est piuttosto che un'italiana per una relazione. I vertici di viale Mazzini hanno giudicato la puntata "sessista e razzista" e, di conseguenza, hanno preso la decisione di chiudere la trasmissione.
A "Le Iene" la Perego ha detto la sua, in merito alle polemiche che si sono scatenate dopo la messa in onda della puntata in questione.
Paola Perego accusa i vertici Rai
Intanto, per la conduttrice televisiva sarebbe scoppiata una bufera mediatica per nulla. Secondo Paola Perego non è stata colta l'ironia della discussione. Inoltre si dichiara stupita di tutti questi attacchi che le sono piovuti addosso, e soprattutto non comprende le ragioni di questa decisione da parte della sua azienda, anche perché sottolinea che in passato: "c'è stata gente che ha bestemmiato, hanno intervistato il figlio di Totò Riina facendogli l'altarino, abbiamo visto in Televisione qualsiasi cosa". La Perego, che si definisce una brava persona, ritiene di non meritare questo linciaggio mediatico che si è scatenato in questi giorni nei suoi confronti.
Inoltre ci sono ancora degli elementi da chiarire in questa faccenda. Innanzitutto l'ex indossatrice sottolinea che gli argomenti proposti vanno approvati prima di andare in onda, ed ovviamente è stato così anche a proposito del tema proposto nella puntata di sabato 18 marzo. Di conseguenza la Perego, in riferimento ai dirigenti Rai, sostiene: "Loro si sono dissociati da una cosa che avevano approvato e adesso fanno la figura di quelli che stanno salvando l'Italia da questo mostro che è sessista, e porta in televisione queste cose".
La conduttrice avanza il dubbio che quella della Rai possa essere letta come una mossa strumentale per colpire Lucio Presta, con cui è sposata dal 2011, ed è anche il suo agente. Tuttavia andrebbe precisato anche per quale motivo suo marito sarebbe "scomodo", come da lei stessa definito.
Ma soprattutto Paola Perego respinge le accuse di sessismo che le sono piovute addosso in questi giorni, in quanto sostiene di essersi sempre battuta in difesa dei diritti delle donne.