Il mondo della Tv e della radio perde un altro grande personaggio: si tratta di Gianni Boncompagni, morto all’età di 85 anni. Nato ad Arezzo nel 1932, Boncompagni è stato un innovatore della televisione nostrana. Autore e regista, Gianni è stato colui che ha lanciato il famoso programma intitolato ‘Non è la Rai’. Una trasmissione alla quale è legato il successo di Ambra Angiolini.
Al nome di Boncompagni sono legati altri programmi di successo, come Carramba, Bandiera Gialla, Altro Gradimento, Pronto Raffaella e Domenica In.
Attraverso l' Ansa, la scomparsa del regista è stata confermata dalle figlie Barbara, Claudia e Paola.
Ripercorriamo i suoi principali successi...
Il nome di Gianni Boncompagni non è solo legato ai grandi successi televisivi. Andiamo a ripercorrere le principali tappe del noto regista.
Nel 1977, con la partecipazione di Renzo Arbore, debuttò con Discoring. Nel 1984, grazie ad una sua idea, nacque il programma 'Pronto Raffaella'.
L’anno successivo, fu la volta di 'Pronto, chi gioca?; trasmissione condotta da Enrica Bonaccorti. Nel 1991, Boncompagni, lasciò la tv nazionale per approdare a Mediaset. Alle reti berlusconiane sono legati programmi come Non è la Rai e Primadonna. Dopo alcuni anni vi fu il ritorno in Rai.
Boncompagni è stato anche autore di alcune canzoni di successo, interpretate da artisti di grosso calibro: tra questi ricordiamo Patty Pravo, per la quale scrisse ‘Ragazzo triste’.
Un altro grande successo è legato a Jimmy Fontana, con la canzone ‘Il Mondo’. Sono tanti, comunque, i brani scritti per Raffaella Carrà.
Il ricordo di Baudo, Costanzo, Fiorello e Arbore
Non poteva mancare il ricordo di alcuni suoi grandi amici; a cominciare da Maurizio Costanzo: "Nel ricordo di Gianni Boncompagni, penso agli anni in cui abbiamo lavorato insieme, alla sua intelligenza e alla sua ironia".
E' stata poi la volta di Pippo Baudo: "Boncompagni ha fatto la storia della radio e della tv. Con la sua ironia e creatività ha rivoluzionato il mondo della radio. Non dimentichiamo che ha scritto anche tante belle canzoni".
Ecco, invece, il ricordo di Renzo Arbore:"La nostra amicizia è nata quando avevamo 25 anni. Per me è stata provvidenziale.
Aveva una visione moderna della vita e senso d’umorismo. Il suo modo di vedere lo ha portato a rivoluzionare radio e tv. Spero di essergli stato utile”.
A concludere la serie di ricordi, è stato Fiorello: "Tutti noi che siamo nati con la radio dobbiamo qualcosa a Gianni Boncompagni. Grazie di tutto Gianni".