Chi avrebbe detto che Massimo Boldi, il bravo e spensierato attore comico avrebbe scritto una lettera strappalacrime all'amico e collega Cristina De Sica? Eppure è accaduto ed è possibile leggere lo scritto sul nuovo numero della rivista 'Chi'. Com'è noto, i due attori non lavorano più assieme ormai da tempo e ciò deve aver originato nell'animo di Boldi una sorta di nostalgia per l'amico, come traspare dalla sua commovente lettera. Massimo ricorda l'enorme successo ottenuto da entrambi, lavorando con Aurelio De Laurentiis circa ventotto anni fa ed esprime il proprio dispiacere per essersi tirato indietro proprio nel momento in cui entrambi erano sulla cresta dell'onda, ma si giustifica dicendo che l'ha fatto perchè distrutto dalla morte della moglie.
Sia Cristian che la consorte Silvia Verdone, sorella del famoso Carlo, non si sono presentati al funerale della moglie di Boldi, come afferma lui stesso e ciò gli ha provocato il dispiacere di non poter piangere sulla spalla di un amico.
Silvia,moglie di Cristian, vieterebbe le domande su Boldi
Massimo Boldi non nasconde certo di aver sentito la mancanza dell'amico e di voler unirsi professionalmente a lui, anche perchè molti ancora gli chiedono il perchè della separazione, dato che i loro film erano davvero graditi al pubblico. Sembra che un piccolo rimprovero sia mosso nella lettera da Massimo a Silvia, moglie di De Sica e sua agente che, prima di ogni intervista al marito, raccomanderebbe di non fare domande riguardanti Boldi.
Infine, quest'ultimo conclude dicendo di sentire anche la mancanza di Silvia che era amica di sua moglie. Insomma, sembra proprio che l'attore abbia parlato all'amico col cuore in mano, sperando di farlo ritornare sui suoi passi, non solo da un punto di vista professionale, ma anche umano. Tra i due, infatti, al momento non si andrebbe oltre qualche sporadico messaggino sul cellulare, cosa che a Massimo sembra non bastare più.
Inoltre Boldi rimprovera all'amico di aver detto che entrambi sono ormai 'due vecchi che hanno già dato', ma poi corregge il tiro, insinuando che quelle parole di resa di sicuro non appartengono a De Sica. Probabilmente anche il pubblico che li ama, pensa che abbiano ancora tanto da offrire al mondo della comicità