Lunedì 26 andrà in onda l’ultimo e imperdibile appuntamento con il docu-reality “Boss in incognito”.

L’adattamento nostrano prevede per la prima volta in assoluto nella storia del format che il conduttore scenda in campo fingendosi il presentatore di un finto format e, secondo quanto affermato da Gabriele Corsi nella scorsa puntata – “l’ho fatto per sviare i sospetti degli operai e perché è una esperienza pazzesca” – trasformando il programma in una sorta di docu-reality vissuto anche dal punto di vista del conduttore.

Le anticipazioni sulla prossima puntata

Nella puntata speciale sul Centro Italia, ci sarà l’imprenditore Gianfranco Castelli, patron del Salumificio Sano, un’azienda che si trova ad Accumoli immersa nella cornice verde tra i Monti della Laga e i Monti Sibillini.

Questa impresa è stata fondata nel 1984 con l’idea di riscoprire la cultura agroalimentare del territorio, tradizioni che altrimenti sarebbero andate perdute. Da una produzione “artigianale”, l’azienda è divenuta ben presto la più innovativa dell’Italia centro-meridionale.

“La nostra mission risiede – come riporta una nota sul sito dell’azienda – in un gruppo di lavoro che in realtà è una famiglia allargata, dove il più anziano trasmette al giovane non solo la manualità nel senso stretto, ma l’amore e la passione nell’operare.

Ed è proprio questa passione, unita ad una volontà continua di confronto e collaborazione, che ha fatto e continua a far crescere le persone che lavorano in Sano”.

Con l’intento di aiutare l’imprenditore nella sua ispezione vi saranno cinque boss delle passate edizioni, che si caleranno sotto mentite spoglie nella missione: Bachisio Ledda (Mail Box, terza ed.), Eugenio Preatoni (Domina Vacanze, terza ed.), Guido Di Stefano (Maglificio Gransasso, quarta ed.), Giuseppe Di Martino (Pastificio Di Martino, terza ed.) e Federico Lombardo (Azienda Vinicola Firriato, terza ed.).

In particolare, Ledda si cimenterà nella marchiatura a fuoco dei prosciutti, Preatoni nella selezione della carne e nella pulizia dei locali, Di Stefano si occuperà dell’insaccamento dei salumi, Di Martino invece della selezione dei prosciutti ed infine Lombardo sarà impegnato nell’ultimo passaggio, l’etichettatura e il confezionamento dei prodotti.

Ecco un post pubblicato su Facebook dallo stesso Salumificio:

La straordinarietà umana

Una grande costante di questa edizione è l’umanità con cui si inquadrano i volti e le storie dei dipendenti, e in ciascuna puntata si lascia sempre intendere che vi sia una morale di fondo, ad esempio per quanto riguarda l’esito positivo per i dipendenti nel responso del boss fintanto da annullare completamente gli errori, gravi o meno che siano stati, dei lavoratori. Oppure, come accaduto nella scorsa puntata, lo spettatore viene lasciato con una citazione di Andy Warhol, un messaggio che lo chiama a riflettere sulla responsabilità ecologica: “Avere la terra e non inquinarla è la più grande forma d’arte”.