Venerdì 2 marzo è andato in onda su Rai Due il primo appuntamento di Boss in incognito, il docu-reality prodotto in collaborazione con Endemol Shine Italy. Il programma si basa sul format “Undercover Boss” che circola in Italia anche nella versione originale sulle reti Discovery.
Esso prevede che un capo sotto mentite spoglie controlli l’operato dei propri dipendenti per capire cosa funzioni e cosa no nella sua azienda.
Nuovo conduttore al timone del programma
Il programma, giunto alla sua quinta edizione, è stato in passato presentato da Costantino Della Gherardesca, Flavio Insinna e Nicola Savino, e per questa stagione la conduzione è stata affidata a Gabriele Corsi, componente del Trio Medusa e conduttore del dating show Take me out – esci con me su Real Time.
La peculiarità di questa edizione non è solo quella di avere un nuovo conduttore, ma l’acquisizione da parte di quest’ultimo di una maggiore centralità nel programma. Difatti Corsi non racconta soltanto il percorso in incognito dell’imprenditore, bensì si presenta alle aziende come il presentatore del format “Ricollocati”, in cui i lavoratori sono chiamati a insegnare il mestiere e a giudicare durante il giorno di prova l’impegno di un apprendista (il nostro boss sotto copertura).
La puntata
Il protagonista di questa prima puntata è Paolo Luchi a capo del Materassificio Montalese, azienda di Pistoia da cui è nato il brand “PerDormire”. Il boss si sottopone a una vera e propria trasformazione fisica, ossia il camuffamento del datore di lavoro non viene più inscenato attraverso parrucche e finte barbe incolte, ma i suoi capelli vengono tramutati in un luminosissimo biondo platino e a cui vengono associati dei tatuaggi.
Il primo incontro sotto copertura è con Patrizia, un’addetta alla vendita molto scrupolosa e che corregge più volte il poco ricettivo apprendista. Quest’ultimo infatti mette alla prova l’attenzione della sua dipendente, dando del tu ai clienti o utilizzando il cellulare durante il tirocinio.
Come ci suggerisce la voce narrante di Gabriele Corsi: “Il finto format prevede che i due debbano conoscersi”, così a fine giornata Patrizia, ignara di confidarsi con il proprio capo, racconta del suo passato travagliato in cui ha sofferto per la perdita di suo marito.
Dopo Patrizia, è il turno di Giuseppe (con la figlia malata), Piera e Dora impegnati nel processo produttivo, arrivando fino a Massimiliano, il camionista che si occupa della consegna dei materassi e che riferisce dei suoi problemi alla schiena e del timore di perdere il lavoro.
Il tono del programma
Tutti i dipendenti, chi più e chi meno, si lasciano andare all’intimità dei sentimenti tra drammi recenti e dolori passati.
Il programma si compone di storie di responsabilità familiari, di una quotidianità fatta di alcune difficoltà nel far quadrare i conti a fine mese e anche purtroppo di rinunce ai propri sogni; i racconti vengono inquadrati attraverso una grandissima dignità e compostezza dei personaggi, i quali molto spesso celano i loro problemi con l’entusiasmo del proprio lavoro.
Il responso del boss
Al momento della rivelazione della vera identità del boss, quest’ultimo inizia ammonendo i propri dipendenti su alcune mancanze che ha riscontrato nel corso della sua “ispezione”. Ad esempio a Patrizia, la prima convocata in ufficio, viene strappato il contratto (e rinnovato poco dopo). Questo rituale, già conosciuto tra i meccanismi del programma, costituisce la suspense in cui si legge la tensione del momento, che scava nell’animo del dipendente facendo emergere il suo attaccamento al lavoro ma anche i suoi timori.
Questa dilatazione dell’attesa, che si conclude quasi sempre positivamente per il lavoratore con un premio monetario, un avanzamento di carriera o un cambiamento nella tipologia di contratto, è un ottimo espediente drammaturgico in cui si crea un legame emotivo con il telespettatore.
Questa puntata ha avuto un buon riscontro, e non ci resta che attendere un nuovo appuntamento di Boss in incognito che andrà in onda giovedì 8 marzo.