La terza puntata di "Boss in incognito", da poco andata in onda su Rai 2, ha reso protagonista della sua ispezione Stefano Cigarini, il boss del parco Cinecittà World da molti definito il “Re Mida dei parchi italiani”. Il parco di divertimenti consta di ventisette attrazioni su un totale di trenta ettari di superficie e fornisce lavoro a 250 persone.

La quarta puntata invece, che andrà in onda lunedì 19 marzo, lasciando libera la serata di giovedì per il debutto di "The Voice of Italy", renderà irriconoscibile il presidente della Tekneko di Avezzano (L’Aquila).

Il riassunto della terza puntata

Come sempre, la presenza di un nuovo arrivato è giustificata con il finto format “Ricollocati”, che si occupa del reinserimento di un disoccupato in un posto di lavoro.

Durante il suo percorso, il datore di lavoro incontra il bell’omone Michele che si occupa della manutenzione del parco, e con lui prova l’ebbrezza di salire fino a trentacinque metri di altezza per controllare lo stato dei bulloni delle attrazioni, allo scopo di garantire la sicurezza per i visitatori del parco. Stefano, che si fa chiamare Domenico, è piacevolmente sorpreso della cura del suo dipendente nel controllo di ogni singolo elemento della struttura, “come se in quell’attrazione dovesse salirci suo figlio”.

Dopodiché è il turno di Alessandro, impiegato nella ristorazione del parco, il quale risponde alla domanda del boss se sia felice della sua vita:“Non so se posso essere orgoglioso, semmai sono consapevole di aver fatto un bel po’ di strada”. Da qui si susseguono la stalliera Prjska, l’attore Andrea ed infine l’inserviente Nadia.

Questi dipendenti hanno tutti da raccontare qualche sfaccettatura della propria vita e tutti all’incontro con il boss si sincerano del loro operato, ossia chiedono se abbiano commesso “qualcosa di sbagliato”. Ognuno di loro conosce la fatica “a morsi e bocconi” per raggiungere i propri sogni, con la costante minaccia di dover abbassare le proprie aspettative.

Anticipazioni della quarta puntata

La Tekneko di Umberto Di Carlo si occupa di tutte le attività legate alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti in diversi comuni dell’Abruzzo, del Lazio e del Molise.

Le telecamere accompagneranno il boss lungo i cantieri della Marsica in Abruzzo – Avezzano, Celano, Scurcola Marsicana, Trasacco, Collelongo e Villavallelonga e nei comuni della provincia di Roma: Nettuno, Grottaferrata, Guidonia, Monte Compatri, Castel Gandolfo e Bracciano – aiutandolo a valutare il lavoro dei suoi dipendenti. Questi ultimi, in divisa arancione, ignoreranno la vera identità del finto tirocinante, mimetizzato ad hoc per non essere riconosciuto.

Il patron della Tekneko seguirà le indicazioni dei suoi dipendenti, scoprendone i pregi sul lavoro ed anche alcuni risvolti della loro vita privata.

Umberto Di Carlo, che ha vissuto questa esperienza in incognito, ha raccontato: “Sapevo che avevamo delle persone fantastiche nella nostra azienda, ma grazie a Boss in incognito ho avuto modo di conoscerle da vicino. Ho voluto fare tutto quello che fanno ogni giorno i miei operatori alzandomi la mattina alle 4 e rientrando nel tardo pomeriggio a casa”. Questo è quanto è stato scritto sul sito aziendale tekneko.it.

Ricordiamo che un nuovo appuntamento con "Boss in incognito", condotto da Gabriele Corsi, ci attende lunedì 19 marzo. Inoltre la messa in onda di questa stagione si concluderà con una puntata speciale ad Accumoli, zona colpita dal terremoto, all’interno di un’azienda che produce salumi.