‘Milano chiama, Napoli risponde’. Il giornalismo italiano è in lutto per la scomparsa di Luigi Necco, protagonista indimenticabile del 90 minuto di Paolo Valenti. Un’altra storia, un’altra televisione fatta di corse contro il tempo per montare i servizi ma anche di ironia, saggezza e spontaneità. Necco avrebbe compiuto 84 anni a maggio ed era ancora in prima linea a raccontare le vicende della sua Napoli su Canale 9. Uno spazio di approfondimento in cui non le mandava a dire senza giri di parole e con il consueto sarcasmo. Il giornalista è stato stroncato da una grave insufficienza respiratoria e la notizia della sua dipartita ha fatto rapidamente il giro del web provocando costernazione e malinconia tra colleghi, sportivi e tifosi azzurri.

Necco aveva raccontato le gesta del Napoli di Maradona e quei due scudetti che avevano scatenato il delirio nel capoluogo campano. Ma il professionista napoletano era un giornalista a tutto tondo che si districava con efficacia e arguzia tra cronaca e politica. Sempre pronto a segnalare e raccontare i disagi di una città bella ma costretta a convivere con le emergenze ed a lottare ogni giorno contro la malavita organizzata.

'Milano chiama, Napoli risponde'

Nel 1980 fu vittima di un agguato di camorra: Necco fu gambizzato con tre colpi d'arma da fuoco. Spesso ripeteva di aver vissuto una vita ricca di avventura ed in tanti ricordano slogan come ‘la mano de dios o la cabeza de maradona’. Appena si è diffusa la notizia della morte dell’ottantatreenne tanti colleghi gli hanno voluto dedicare un pensiero sui social network.

Commosso il ricordo dell’ex voce di Tutto il calcio minuto per minuto Riccardo Cucchi ha scritto: ‘È un giorno tristissimo per me. Addio a Luigi Necco. Quando il calcio si poteva permettere un tifo ironico sorridente e il giornalismo pretendeva cultura e rispetto. Ti ho voluto bene’.

Il ricordo commosso dei colleghi

Ivan Zazzaroni ha sottolineato che Necco ‘è stato molto più di quello di 90* minuto da Napoli.

Un giornalista che sapeva raccontare, uno scrittore raffinato, un archeologo. Per certi versi anche un antropologo. Un uomo di passioni e cultura. Aveva 83 anni e una voce corposa, riconoscibilissima’. Tanti giornalisti napoletani l’hanno ricordato con un affettuoso ‘Ciao maestro’. Luigi Necco ha passato per l’ultima volta la linea allo studio e ha raggiunto Paolo Valenti per commentare una partita che va oltre ‘90 minuto’. ‘Da Napoli è tutto, passo e chiudo’.