Ospite della trasmissione 'belve' in onda mercoledì 22 marzo alle ore 23,30 sul canale Nove del digitale terrestre, alessandra mussolini per la prima volta si apre sulla sua vita privata, raccontando senza filtri e senza limiti uno degli episodi più difficili che si sia mai trovata ad affrontare. Incalzata dalle domande della brava Francesca Fagnani, compagna di Enrico Mentana, il direttore del Tg di La7, la donna politica ha lasciato il passo al suo ruolo di moglie e madre di famiglia, raccontando per la prima volta lo spiacevolissimo episodio avente protagonista in negativo il marito, Mauro Floriani.

Nel 2015 patteggiò una condanna ad un anno e 1.800 euro di multa per prostituzione minorile. Una vicenda che destò scalpore per un giro di baby squillo frequentate a Roma da notabili e professionisti del quartiere Parioli. Il marito della deputata di Forza Italia confessò di aver avuto rapporti con loro, ma di non aver mai pensato potessero essere minorenni.

Il commento della Mussolini

La condanna e prima ancora l'indagine provocarono scalpore, non solo per la notorietà della moglie, ma anche a causa del suo impegno per i diritti delle donne e contro ogni loro sfruttamento. Lei è rimasta per anni in silenzio, ha sempre cercato di evitare di commentare le imbarazzanti vicende giudiziarie del marito e all'epoca decise, pur di tenere unita la famiglia, di non chiedere la separazione da lui.

Per la prima volta ha deciso di parlare di questa vicenda di fronte ad una giornalista ed ad una telecamera. Alle domande su cosa ha provato in quei giorni, l'eurodeputata di Forza Italia (non ha partecipato alle elezioni del 4 marzo) ha risposto con fermezza e decisione, come sua abitudine.

Alessandra Mussolini: il perdono? Chi perdona veramente?

La Mussolini ha raccontato di non aver mai perdonato il marito, sarebbe stata una cosa da pazzi: si prosegue con la vita, ma il perdono non potrà mai arrivare. Il perdono, ha proseguito, spetta agli uomini della chiesa, non a noi. Suo marito lo considera una persona fondamentale per lei, i figli e la sua famiglia, ma quell'episodio vergognoso l'ha segnata per sempre.

Ferma anche la risposta al quesito se in quegli orribili giorni avesse ricevuto la solidarietà da amici, colleghi e parenti. In quei momenti - ha risposto la nipote del Duce - le parole di chi ti sta vicino sono inutili, non ti servono a niente, devi risolverli da sola in compagnia della tua coscienza.