La controversa rapper Azealia Banks, nota – come tanti altri artisti della sua generazione – per lo spasmodico utilizzo dei social media quale veicolo per comunicare al mondo le sue eccentriche opinioni, ha recentemente deciso di alzare il tiro, puntando l’ascia di guerra contro Nicki Minaj e accusandola di sostenere indirettamente la pedofilia, per via della sua recente collaborazione con 6ix9ine al remix di “Fefe”.

Le parole della Banks

“Per me è troppo”, ha dichiarato un’inorridita Banks al suo pubblico virtuale. “Cancello la mia iscrizione al club delle Barbies (come sono definite le fans della Minaj, ndt).

È finita. La pedofilia è assolutamente grottesca e cattiva. Chiunque la sostenga è un lunatico. Mi dispiace. Questo ragazzo (6ix9ine, ndt) viene condannato e tu cerchi ancora di aiutarlo? È una cosa molto oscura”.

Il casus belli

Ciò di cui parla Azealia Banks nel suo post è un chiaro riferimento al precedente penale più conosciuto e dibattuto della storia giudiziaria di 6ix9ine: nell’ottobre del 2015, infatti, il rapper di Brooklyn si è dichiarato colpevole di aver assunto atteggiamenti impropri con una ragazzina di soli tredici anni, nonché di aver distribuito online i molteplici video del rapporto. Il delicato caso, che – dopo quasi tre anni – non si è ancora ufficialmente concluso, potrebbe presto risolversi con una condanna a tre anni di reclusione, più la registrazione del rapper nella famigerata lista dei “sex offenders” degli Stati Uniti, una sorta di marchio a fuoco che nel "Nuovo Mondo" limita notevolmente la vita del cittadino; in caso di non condanna, tuttavia, 6ix9ine potrebbe ottenere tre anni di libertà vigilata, anche se la "conditio sine qua non" perché questa sia concessa prevede una condotta cristallina dal momento della messa in stato d’accusa al giorno della sentenza e i più attenti fans hip-hop ricorderanno che il ventiduenne di Bushwick è stato arrestato proprio la settimana scorsa per aver cercato di strangolare un sedicenne di Houston.

È chiaro che, con le sue infuocate asserzioni, la Banks abbia quantomeno esagerato, creando un fantasioso filo conduttore tra la storia personale di 6ix9ine e l’innocua scelta di Nicki Minaj di instaurarci un fugace rapporto professionale; tutto sommato, comunque, non è la prima volta che l’autrice di “212” si lascia andare a commenti non proprio lusinghieri nei confronti dei suoi colleghi, ed è indubbio che il suo carattere fortemente instabile (per il quale, tra l’altro, ha recentemente concluso un percorso di “anger management”) le abbia precluso la possibilità di far decollare la sua carriera, fossilizzata ormai sul successo del suo primo EP (datato 2012), nonostante le indiscusse doti artistiche.

Da parte di Nicki Minaj e 6ix9ine, nel frattempo, non sono ancora pervenute reazioni alle parole della Banks; i due hanno recentemente pubblicato il loro primo brano a quattro mani, un remix della canzone “Fefe” (di 6ix9ine), a cui ha appena fatto seguito un video promozionale, già cliccatissimo su YouTube.